SANTARPINO. Un folto pubblico ha partecipato domenica mattina riempiendo la sala convegni e il piazzale interno al palazzo ducale Sanchez de Luna, in piazza Umberto I, per assistere alla presentazione del progetto Atella proposto dallUnione dei Comuni Atellani.
Grandissimo entusiasmo e consensi hanno caratterizzato la mattinata allinsegna dellufficializzazione di un progetto importante, finalizzato allo sviluppo sociale ed economico del territorio atellano. Nello specifico si prevede listituzione di un centro commerciale naturale e la costituzione del parco urbano Nel cuore verde di Atella.
Ad introdurre i lavori, moderati da Francesco Brancaccio, il presidente dellUnione dei Comuni e sindaco di SantArpino Eugenio Di Santo. Ad illustrare gli aspetti tecnici è stato larchitetto Salvatore Di Leva. Sono inoltre intervenuti i rappresentanti istituzionali dei comuni coinvolti: il vice sindaco di Cesa Cesario DAgostino, il vicesindaco di Succivo Michele Iovinelli, il sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso e il consigliere comunale di Gricignano Michele Oliva.
Tutti sono stati concordi nel sostenere che Di Santo è stato scelto da noi allunanimità come presidente per la sua caparbietà, la sua ferma volontà nel rilanciare un organismo importante come lUnione che rischiava di essere seriamente compromesso. Si è impegnato in prima persona nei vari progetti realizzati fino ad ora tra cui la riqualificazione dellex vasca Castellone le varie iniziative culturali, sociali e sportive realizzate. E in prima persona si è impegnato anche in questo progetto. Siamo certi che, grazie alla sinergia con la quale lavoreremo, potremo fare tanto per riportare alla ribalta le risorse del nostro territorio e per rendere lunione un organismo in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini.
Dopo aver ringraziato tutti i presenti Di Santo ha spiegato che Atella è un progetto finalizzato allo sviluppo sociale ed economico del territorio atellano e quello di oggi è un evento che ritengo davvero importante ed imperdibile, perché legato al rilancio del territorio in cui viviamo. Fin dal mio insediamento come presidente dellUnione dei Comuni Atellani ho lavorato affinchè si possano attuare idee e progetti che contribuiscano concretamente al rilancio delleconomia dei nostri comuni.
E, in particolare ha continuato in un periodo di crisi e di grandi difficoltà economiche, soprattutto per i piccoli commercianti, rappresenta un preciso dovere di chi amministra fare il possibile perché tutti possano avere nuove opportunità. Ed è proprio questo lobiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere con questo progetto. In collaborazione con i rappresentanti istituzionali dei cinque comuni dellUnione e con larchitetto Di Leva, abbiamo concordato sullidea che tutto questo si può fare utilizzando le grandi risorse già presenti sul nostro territorio per ottenere importanti risultati in ambito economico, turistico, artistico e delle attività produttive.
Abbiamo pensato dunque ha aggiunto il sindaco alla realizzazione di un centro commerciale naturale formato da tutte le attività già esistenti sullasse Martiri Atellani e di fare del parco archeologico il cuore pulsante di un vero e proprio parco urbano. Atella mira fondamentalmente a risanare leconomia locale e a creare nuove occasioni di lavoro per tutti, ma soprattutto per i giovani. Ci sarà infatti opportunità di lavoro per tanti tecnici dei nostri comuni in diversi settori, che potranno contribuire concretamente alla messa in atto dei lavori. La realizzazione di questi progetti ha concluso Di Santo – prevede dei finanziamenti regionali ed europei ai quali abbiamo intenzione di accedere affinchè tutto questo si concretizzi presto.
E fondamentale ha dichiarato larchitetto Di Leva incentivare e motivare i piccoli commercianti e creare le occasioni perché possano sentirsi tutelati. E questo che si propone il progetto che ho realizzato e sono certo che grazie ai fondi messi a disposizione sia a livello regionale che europeo Atella diventerà presto realtà. Lidea nasce da esperienze di grande successo già sperimentate in altre città, sia allestero che in Italia che, individuando gli elementi tipici del territorio, attraverso iniziative come quella che abbiamo progettato noi, sono riuscite a dare una boccata dossigeno alleconomia.