Arrestato Enrico Laghi, ex commissario straordinario dell’acciaieria ex Ilva di Taranto tra il 2015 e il 2019. E’ accusato di corruzione in atti giudiziari, nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dell’acciaieria. Nei suoi confronti il giudice per le indagini preliminari ha anche ordinato un sequestro preventivo di 270mila euro. Il procuratore aveva chiesto la custodia in carcere, ma il gip ha ordinato solo i domiciliari. – continua sotto –
L’arresto di Laghi è stato deciso nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione commissariale dell’acciaieria che lo scorso giugno aveva portato all’arresto dell’avvocato Piero Amara e dell’ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo per presunte irregolarità nelle indagini sull’ex Ilva.
La Procura di Potenza aveva individuato presunte irregolarità compiute da Capristo, quando era procuratore di Taranto, nel corso di indagini sullo stabilimento siderurgico ex Ilva, e dall’avvocato Piero Amara, che in passato è stato consulente legale di Ilva, quando l’azienda era in amministrazione straordinaria. Secondo l’accusa Laghi, in concorso con l’avvocato Giacomo Ragno, il poliziotto Filippo Paradiso e il consulente dell’Ilva Nicola Nicoletti, avrebbe elargito “favori materiali” a Capristo in cambio di un atteggiamento favorevole nei procedimenti e nelle indagini in cui erano coinvolti l’azienda e i suoi dirigenti, guidate dallo stesso Capristo.
L’inchiesta, si legge nella nota diffusa dal procuratore capo di Potenza, su basa su “plurime e convergenti dichiarazioni accusatorie supportate da elementi investigativi di riscontro, hanno fatto emergere un quadro indiziario grave da cui è emerso il sopra descritto ruolo svolto dall’indagato Enrico Laghi nella contestata fattispecie di corruzione in atti giudiziari”. Nell’inchiesta sono coinvolti anche l’ex Procuratore della Repubblica di Trani e di Taranto, Carlo Maria Capristo, gli avvocati Piero Amara e Giacomo Ragno, il funzionario di Polizia Filippo Paradiso e Nicola Nicoletti, che è stato consulente dei commissari dell’Ilva. L’inchiesta della Procura potentina ha portato, nel giugno scorso, proprio all’arresto di Amara a Capristo.
In sintesi, l’accusa per Laghi è aver ricambiato la “favorevole attenzione alle esigenze di Ilva” da parte della procura di Taranto guidata da Capristo, con incarichi professionali che venivano assegnati da dirigenti dell’Ilva all’avvocato Ragno, vicinissimo allo stesso Capristo. IN ALTO IL VIDEO