Aversa (Caserta) – Da “gioiellino per la città” come definì l’allora sindaco Domenico Ciaramella il 6 gennaio 2011, giorno dell’inaugurazione, il parco dedicato al compositore e sassofonista aversano Antonio Balsamo, realizzato con un finanziamento di 250mila euro erogato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’ambito del progetto “Urban”, finalizzato al miglioramento della qualità di vita e al recupero delle periferie. L’area doveva essere “un nuovo spazio con tanto di verde per anziani, giovani e per tutti gli aversani che vorranno usufruirne”. – continua sotto –
In dieci anni è diventata, invece, un deposito di rifiuti ingombranti ed è impossibile usufruirne perché chiusa, non essendo stata trovata una soluzione per la gestione del parco e la sua custodia. La precedente amministrazione un metodo, sia pure non del tutto soddisfacente – perché non impediva vandalismi – l’aveva trovato, incaricando qualcuno dell’apertura e della chiusura del parco ma ad oggi l’area è sempre chiusa e questo la rende “utile” solo per il deposito di rifiuti ingombranti come quello che vi mostriamo nella foto (guarda galleria in alto).
Considerando che recentemente l’amministrazione comunale in carica, in mancanza di personale proprio da dedicare, ha deciso di affidare a privati, previa apposita gara da bandire, la struttura interna al Parco Pozzi destinata ad ospitare un bar-ristoro, viene logico chiedere perché non si ipotizzi la preparazione di un bando per affidare ad esterni la gestione deli Parco Balsamo e magari anche quella del Parco Grassia, realizzato anch’esso nell’ambito del progetto “Urban” con un finanziamento di 250mila euro ma chiuso ed inutilizzabile dalla cittadinanza.