Salerno, appalti truccati e corruzione elettorale: arrestato consigliere regionale, indagato sindaco

di Redazione

Salerno – C’è anche il consigliere regionale della Campania Giovanni Savastano, detto “Nino”, tra i destinatari delle dieci misure cautelari eseguite stamani dai poliziotti della Squadra mobile di Salerno nell’ambito di un’inchiesta su appalti truccati, coordinata dalla Procura salernitana, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, che vede, in totale, 29 persone indagate con le accuse, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, induzione indebita, associazione per delinquere ed un caso di corruzione elettorale. – continua sotto

L’inchiesta riguarda una serie di cooperative che avevano in gestione i lavori di manutenzione ordinaria e conservativa del Comune di Salerno: il presidente e gestore delle cooperative, Fiorenzo Zoccola, è stato arrestato, insieme a Luca Caselli, dirigente del settore ambiente del Comune di Salerno. A Zoccola e Savastano contestato anche il reato di corruzione elettorale

Appartenente al gruppo “Campania Libera”, area molto vicina a quella del governatore Vincenzo De Luca, e già assessore allo Sport e Politiche sociali del Comune di Salerno durante le amministrazioni guidate dallo stesso De Luca e dell’attuale sindaco Vincenzo Napoli, Savastano è finito agli arresti domiciliari. Candidato nella circoscrizione Salerno, alle ultime regionali Savastano ha ottenuto 16.587 preferenze, entrando in Consiglio Regionale e assumendo, poi, l’incarico di vicepresidente della Commissione Politiche sociali, Istruzione, Cultura e Ricerca scientifica. Tra gli indagati a piede libero, per turbativa d’asta, ci sarebbe anche il sindaco Vincenzo Napoli.

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