Aversa (Caserta) – Leggere sugli organi di informazione che la Commissione Affari Generali avrebbe inoltrato al Gabinetto del Sindaco la proposta di regolamento per i matrimoni civili “copiata paro paro” dal Comune di Varese rappresenta un fatto clamoroso che, oltre a dimostrare la presunta incompetenza della stessa commissione, potrebbe dare a chi legge la sensazione che Aversa sia un comune di, perdonatemi il termine, “deficienti”. Che la politica sia scesa in basso anche a livello nazionale è un fatto noto, però addirittura pensare che si possa presentare al sindaco una proposta copiata integralmente da un altro comune, senza neppure sostituire il nome del comune, è un fatto davvero surreale. – continua sotto –
Sul caso abbiamo interpellato la presidente della Commissione Affari Generali, Eugenia D’Angelo. “Il regolamento sui matrimoni civili, proposto dal consigliere Oliva, – afferma la D’Angelo in una nota trasmessa a Pupia – è stato licenziato in Commissione Affari Generali a giugno 2020. Esso fu inviato, tramite nota Pec, al sindaco e al segretario generale nel mese di luglio 2020 per essere valutato, eventualmente integrato, e approvato nella Commissione Statuto. Il segretario generale ritenne che dovevano essere apportate delle modifiche allo schema di convenzione allegato e, pertanto, la discussione di tale regolamento fu rinviata a data da definire. Qualche settimana fa, in vista della convocazione della Commissione Statuto, mi fu chiesto di reinviare il regolamento sui matrimoni civili ma con l’allegato schema di convenzione. Ho reinviato il file ma, per errore, ho trasmesso la bozza – ricavata da regolamenti sulla stessa materia adottati da altre città – e non la stesura definitiva e corretta del regolamento riscritto e approvato dalla commissione”. – continua sotto –
“Ovviamente, – continua la consigliera D’Angelo – nella mia qualità di presidente della Commissione Affari Generali, mi assumo la piena e completa responsabilità dell’errore di trasmissione. A breve, comunque, provvederò alla trasmissione del regolamento così come licenziato dalla Commissione nella sua stesura definitiva, per l’approvazione in Commissione Statuto e in Consiglio Comunale”.