Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto fiscale. Il dl prevede, tra le altre cose, il rifinanziamento dell’ecobonus per l’auto, norme sulla sicurezza sul lavoro, Cig Covid per terziario ma anche un rifinanziamento per 200 milioni del Reddito di Cittadinanza. Norma che ha fatto “litigare” Lega e Movimento 5 Stelle. – continua sotto –
A chiedere modifiche all’impianto del Rdc sarebbero stati i ministri Elena Bonetti (Iv), Giancarlo Giorgetti (Lega) e Renato Brunetta (Fi). La misura è stata difesa dal pentastellato Stefano Patuanelli, ma anche dal ministro del Lavoro Pd Andrea Orlando. Alla fine è stato confermato, secondo quanto si evince dal testo finale del decreto, il rifinanziamento di 200 milioni di euro. Da parte sua il presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegano fonti governative, avrebbe ribadito che il tema complessivo del reddito di cittadinanza e delle politiche attive del lavoro sarà discusso nell’ambito della manovra di bilancio.
Lega: “Rdc finanziato con fondi lavoratori” – Nel dl fiscale “hanno rifinanziato il reddito di cittadinanza levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)”. E’ quanto si apprende da fonti della Lega al termine del Consiglio dei ministri. Il titolare del Mise, Giancarlo Giorgetti, viene riferito si sarebbe opposto duramente: “Beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile”.
M5S a Lega: “Nessun uso ‘beffardo’ fondi, vi facciamo un disegno? ” – “Come ha spiegato Franco a Giorgetti in Cdm, i fondi” per alcune misure utilizzati per rifinanziare per 200 milioni il reddito di cittadinanza “erano stati sovrastimati e dunque lo spostamento non incide in alcun modo sul loro funzionamento. Siamo disposti a spiegarlo alla Lega con un disegno”. Lo affermano fonti del M5S in risposta alla Lega che parla invece di utilizzo “beffardo” di soldi dei lavoratori. – continua sotto –
Conte: “Giù le mani da reddito cittadinanza, M5s non permette assalto” – “Giù le mani dal Reddito di cittadinanza, dunque”. Lo scrive su Facebook Giuseppe Conte, leader del M5s. “Certo – aggiunge Conte – il M5S è al lavoro per migliorarlo sul lato delle politiche attive e di inserimento nel mercato del lavoro, da sempre carenti in Italia. Noi ci rimbocchiamo le maniche per trovare soluzioni. Invito Salvini e Meloni, così come quelli che la pensano come loro al Governo, a fare lo stesso. E a smetterla di assaltare uno strumento di civiltà. Noi non lo permetteremo”.
“Ogni giorno – sottolinea il presidente M5s – Salvini e Meloni si svegliano e lottano contro i sostegni dello Stato alle persone e alle famiglie in difficoltà economica. A ogni occasione alcune forze anche di maggioranza si danno da fare per sabotarli. Si battono contro gli aiuti per chi è senza lavoro, per chi lo sta cercando o affonda nel precariato, senza percepire paghe dignitose. Ogni mattina Salvini e Meloni puntano la sveglia e cercano di affossare il sistema di welfare italiano a suon di dichiarazioni roboanti. Per Giorgia Meloni i percettori del Reddito di cittadinanza sono paragonabili a dei tossicodipendenti a cui lo Stato passa il ‘metadone’. Per Matteo Salvini sono parassiti che non vogliono lavorare. Matteo Renzi con tracotanza ha annunciato in tv un referendum per abolire questa misura di protezione sociale. Per alcune delle forze politiche rappresentate al Governo questo è diventato un terreno di scontro politico vissuto sulla pelle dei cittadini bisognosi. È bene che approfondiscano un po'”.