Gricignano, Caiazzo: “Eccessi di potere e incompetenza dall’amministrazione Santagata”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “E’ un mio dovere rilevare gli eccessi di potere e la superficialità e incompetenza in cui opera l’amministrazione guidata da Vincenzo Santagata”. Non si può dire certo che “la tocca piano” la consigliera comunale Michela Caiazzo che, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio, tenutasi il 19 ottobre, ha abbandonato l’aula per la votazione degli argomenti contabili all’ordine del giorno, tra cui il bilancio consolidato, il riconoscimento di debiti fuori bilancio e una variazione al bilancio di previsione, per poi rientrare in occasione della discussione su tre interrogazioni consiliari. – continua sotto – 

L’ex vicesindaco (a cui Santagata ha revocato l’incarico lo scorso 21 luglio dopo le divergenze sul Puc, e non solo), oggi consigliera indipendente, ritenendo che, per la precedente seduta del 12 agosto, le era stato “impedito di partecipare” (non le fu fornito il link per collegamento in streaming, mentre l’amministrazione parló di “disguido tecnico”) ha chiesto il rinvio della discussione dei tre argomenti finanziari dal momento che gli stessi facevano riferimento al Consiglio del 12 agosto. Al diniego della segretaria, ma anche del sindaco e della maggioranza, che hanno ritenuto legittimo procedere, Caiazzo ha quindi deciso di lasciare l’aula.

“Quanto avviene nella casa comunale di Gricignano – commenta la consigliera – non è solo un fatto di natura procedurale ma anche di sostanza, il rispetto delle regole è garanzia per tutti i cittadini e non solo per i consiglieri da cui essi sono rappresentati. E’ garanzia per tutti anche perché ogni atto non completamente conforme e rispettoso delle regole espone potenzialmente l’Ente a rischi di natura giuridica ed economica. È per coscienza e professionalità, nel rispetto del mandato elettorale ricevuto, che non si può più tacere”. “In virtù del fatto – spiega Caiazzo – che nel precedente consiglio comunale mi è stata impedita la partecipazione, violando ogni legge, a partire dalla Costituzione, ho chiesto, nella seduta del 19 ottobre, il rinvio delle discussioni e approvazioni delle delibere all’ordine del giorno. Alla mia richiesta, il sindaco e l’intera maggioranza hanno ritenuto opportuno continuare e dichiarare legittimi gli atti da approvare il 19 ottobre, nonché la seduta del 12 agosto. A seguito di tale dichiarazioni ho ritenuto opportuno lasciare l’aula e allontanarmi”. – continua sotto – 

Per Caiazzo “è ovvio che il sindaco non ha le idee ben chiare su qual è la funzione del Consiglio comunale e dei diritti e doveri di ogni consigliere, tant’è che nella seduta del 19 ottobre, invece di correre ai ripari, ha asserito che la presenza di un consigliere comunale sarebbe ininfluente, riducendo il dibattito politico ad una mera questione numerica e affermando che un voto non avrebbe cambiato nulla”. – continua sotto – 

Dopo essere rientrata in aula, Caiazzo ha partecipato alla discussione di tre interrogazioni, di cui due portavano la sua firma. Una riguardante le Norme tecniche di attuazione al Piano regolatore vigente e strettamente collegata alla vicenda del biodigestore che la società “Ambyenta Campania” ha chiesto di realizzare nella zona industriale. “E’ emerso – commenta la consigliera – che il ritardo nell’approvazione della variante alle Nta al vigente Prg è riconducibile ad un accordo tra il sindaco e il dirigente dell’area tecnica (incaricato con decreto sindacale in maniera illegittima). E’ lo stesso sindaco ad affermare che il ritardo procedurale è stato voluto per una questione di utilità e mera opportunità politica. Ricordo che la proposta arrivò nel mese di marzo 2021 e che riguardava la salvaguardia e la salubrità del territorio da ulteriori impianti in un’area industriale già satura. Ora mi chiedo di quale accordo parla il sindaco e utile a chi? Visto il ricorso presentato da Ambyenta Campania in conferenza di servizi per l’annullamento della delibera di giunta. È facilmente deducibile che questo ritardo sembra favorire proprio l’azienda che vuole installare il biodigestore”.

Un’altra interrogazione riguardava il diniego del Comune alla Ecoplus, azienda di trattamento rifiuti, ritenuto troppo “light” dall’opposizione; la terza sulla chiusura del tratto stradale in località “Fusaro”, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, con l’installazione di una barriera metallica nelle vicinanze della Progest.

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