Minacce ed estorsioni a commercianti, imprenditori, commercialisti, ma anche spaccio di droga, c’è tutto questo dietro l’esecuzione di ordinanze cautelari eseguite, a carico di 16 indagati, a Castellammare di Stabia (Napoli) e in altre località. – continua sotto –
Le indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di far emergere l’esistenza di un gruppo criminale originariamente incardinato nel clan Cesarano che, sfruttando la momentanea assenza di una vera e propria leadership all’interno del sodalizio, si era organizzato allo scopo di assoggettare al suo controllo parte del territorio al nord della cittadina stabiese, ponendo in essere una serie di estorsioni in danno di commercianti ed attività imprenditoriali della zona.
L’attività, intrapresa da luglio del 2018 in seguito alla violenta aggressione subita da un soggetto notoriamente vicino ad elementi di spicco del clan Cesarano, ha consentito sin da subito di accertare l’esistenza di una attività di spaccio di sostanze stupefacenti gestita da alcuni indagati facenti capo a A.M., non solo promotore ma anche garante dello spaccio di droga in virtù della sua forza intimidatrice e di quella dei suoi fiancheggiatori nel recupero dei crediti derivanti dai ritardati od omessi pagamenti dello stupefacente.
Estorsioni che, nel 2019, hanno portato all’arresto in flagranza proprio di A.M. e di G. L. quando furono sorpresi dai militari della Compagnia di Castellammare di Stabia subito dopo aver intascato la somma contante 500 euro elargita da un imprenditore edile locale quale anticipo della richiesta estorsiva di 2000 euro. IN ALTO IL VIDEO