Gricignano (Caserta) – Respinto, dalla prima sezione del Tar Campania, il ricorso presentato dalla consigliera Michela Caiazzo per l’annullamento della seduta del Consiglio Comunale di Gricignano celebrata il 12 agosto scorso, in cui fu approvato il bilancio previsionale 2021-2023, e della successiva seduta del 19 ottobre, che aveva all’ordine del giorno una variazione al documento contabile. – continua sotto –
Questi i fatti. La mattina in cui era in programma la seduta, Caiazzo, – che qualche settimana prima aveva subìto la revoca degli incarichi di vicesindaco e assessore per divergenze col sindaco Santagata e la maggioranza – non potendo essere presente fisicamente, decideva di partecipare “a distanza”, dunque collegata in videoconferenza. Ma nella convocazione del Consiglio, datata 3 agosto, mancavano le credenziali o il link di collegamento alla piattaforma telematica per i consiglieri intenzionati a partecipare online. Durante la stessa mattinata del 12 agosto, alle ore 10.32, pochissimi minuti dopo l’orario di inizio (10.30), Caiazzo chiedeva tramite mail, al segretario comunale prima, ed al presidente del Consiglio comunale poi, l’invio del link per partecipare alla seduta in videoconferenza. Richiesta per la quale non riceveva alcuna risposta. Ritenendosi privata della possibilità di partecipare alla riunione, il successivo 16 agosto la consigliera inviava un esposto al Prefetto di Caserta. Quest’ultimo, il 9 settembre, chiedeva chiarimenti al Comune che, il 28 settembre, tramite il segretario comunale, riconosceva l’omessa indicazione del link.
Tuttavia, per il tribunale amministrativo il ricorso è infondato dal momento che, si legge nella sentenza, “la partecipazione non è risultata preclusa, in quanto, da un lato, la ricorrente era a conoscenza della data e dell’ora della riunione e, dall’altro, come chiarito dall’amministrazione comunale in memoria, ogni consigliere è detentore di password di accesso ad una piattaforma tramite cui, effettuato il login, si accede al proprio account. Quest’ultimo è unicamente utilizzato per partecipare, da remoto, ad una riunione ‘creata’ dal soggetto allo scopo autorizzato”.
Per quanto riguarda la mancata risposta all’e-mail inviata al fine di ricevere il link dedicato alla riunione telematica, per il Tar la circostanza non vale ad incrinare la correttezza e la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale e degli atti compiuti nelle sedute successive, per le quali la ricorrente rileva l’illegittimità derivata. Deve infatti considerarsi che, in ogni caso, l’accesso era reso possibile mediante il proprio account, con la conseguenza che l’apposito link, per quanto di efficace semplificazione per consentire la partecipazione da remoto, non ne costituiva presupposto indispensabile”. “In altri termini, – sottolinea il Tar – ciascun consigliere interessato a partecipare alla riunione, conosciuta con largo preavviso, avrebbe ben potuto richiedere con un ragionevole anticipo apposito link di accesso, il quale, si ribadisce, è utile ai soli fini di una maggior speditezza o semplicità nell’accesso, comunque possibile mediante login sull’account istituzionale”. – continua sotto –
Oltre a rigettare del ricorso, il Tar ha condannato Caiazzo al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in 1500 euro, oltre accessori di legge per ciascuna delle parti citate dalla stessa consigliera nel ricorso, ossia il Comune di Gricignano e il consigliere e assessore Andrea Barbato. Un accoglimento del ricorso avrebbe potuto comportare una diffida della Prefettura per una nuova approvazione del bilancio di previsione. Un’eventualità che, tuttavia, il sindaco Santagata ha sempre ritenuto remota, come ribadito nell’ultima seduta consiliare del 26 novembre.