Tasi, l’Uca chiede l’esonero del pagamento a Liguori

di Redazione

Cesa. La nuova tassa sulla casa, la Tasi sta preoccupando e non poco i commercianti cesani.

A tal proposito, l’Unione Commercianti ed Artigiani di Cesa, presieduta da Cesario Oliva, ha inviato una lettera al sindaco Cesario Liguori chiedendo l’esonero dal pagamento della suddetta tassa per gli esercenti di commercio:

“Il sottoscritto Cesario Oliva, presidente dell’U.C.A., faccio presente alla S.V. la problematica che sta attraversando il commercio locale. Dall’inizio del 2013 nella piccola comunità di Cesa hanno cessato l’attività ben 15 esercizi, quasi tutti de centro storico a causa di una cattiva circolazione stradale e un piano traffico inadeguato. Ma la tegola più grande senza dubbio è stata la Tares per la quale i commercianti di Cesa si sono visti triplicare o addirittura, ad alcuni, quadruplicare la tassa rispetto all’anno precedente. Molti di questi non hanno pagato poiché impossibilitati a farlo mentre altri si stanno recando agli uffici comunali preposti per avere una rateizzazione dell’importo.

Egregio Sig. Sindaco, le chiedo a nome di tutti i commercianti e artigiani di Cesa, adesso che si sta apprestando a formare il regolamento comunale della Tasi per l’anno 2014, di voler prendere in seria considerazione la nostra richiesta ossia di esonerare gli esercenti e le attività artigiane da questa tassa. Certamente lei e la sua Amministrazione non può far finta di non ascoltare i lamenti delle famiglie dei commercianti di Cesa che per colpa delle tasse comunali chiudono le attività.

Le voglio ricordare che le attività commerciali di Cesa sono tutte a carattere familiare e quindi quando una di queste chiude non va sul lastrico una sola famiglia ma almeno due o tre nuclei familiari. Attualmente le attività commerciali ed artigiane a Cesa sono quasi cento per cui lavorano almeno seicento persone. Perciò le chiedo nuovamente di fare qualcosa per i commercianti se avete a cuore le sorti di Cesa. Le ribadisco solo una cosa: il commercio a Cesa non deve morire”.

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