Aversa (Caserta) – Ad un anno dal salvataggio della maggioranza guidata dal sindaco Alfonso Golia grazie a quattro transfughi del centrodestra a causa dell’uscita di sei consiglieri dalla coalizione, si appalesa una nuova crisi. Segnale d’allarme il doppio flop di un consiglio comunale che la maggioranza non è riuscita a far svolgere. Categorico il primo cittadino che ha salomonicamente affermato: «Non vi sono crisi politiche». – continua sotto –
Ma è dalla sua stessa coalizione che giungono le voci di dentro di un malessere che si taglia con il coltello. Tra i più critici il pentastellato Roberto Romano che ha dichiarato: «Il 29 dicembre è stato convocato un Consiglio comunale che non ha raggiunto il numero legale per la celebrazione dello stesso. Per cui, in seconda chiamata, il giorno successivo, è stato riconvocato. Nemmeno questa volta si è potuto raggiungere il numero necessario per svolgerlo, anche se il quorum era più basso: bastavano soltanto 10 presenti».
«Il Movimento 5 Stelle, con grande senso di responsabilità, – ha continuato Romano – è stato sempre presente nelle due convocazioni. L’ordine del giorno del Consiglio prevedeva provvedimenti diretti a risolvere criticità per i cittadini, attraverso una variazione di bilancio, riguardanti somme da stanziare per il verde pubblico, manutenzione strade e scuole oltre a due interrogazioni del M5S, miranti alla rimozione di paline bus abusive in città e la messa in sicurezza di un fabbricato pericolante vicinissimo alla sede del Vescovado».
«Non vorremmo – ha concluso Romano – che la causa di tutto questo fosse da ricercare in qualche argomento nuovo e non previsto dal primitivo ordine del giorno di cui potrebbe essere stato discusso in interlocuzioni non ufficiali avvenute in un secondo momento. Il M5S ribadisce la sua completa estraneità e contrarietà a qualunque logica di spartizioni di poltrone, rimescolamenti e rimpasti di assessori, che non seguano il criterio di competenza, conoscenze e professionalità, come dimostrato, in maniera egregia, da qualche assessore. Il momento socio-economico attuale assomiglia maledettamente a quello di inizio Covid-19. L’emergenza rimane ancora e tutti siamo chiamati a dimostrare senso di responsabilità nei confronti della città e dei cittadini. I “mal di pancia”, favoriti dalle abbondanti libagioni di queste feste, debbono essere solo causa della quantità di cibo consumato. Per il M5S non vi può e non vi deve essere altra ragione che questa».