Capua, studenti delle superiori chiedono al Comune la Dad per 15 giorni. Schiavone: “Tutelare salute e istruzione”

di Redazione

Capua (Caserta) – Prima che il Tar, oggi pomeriggio, annullasse l’ordinanza del governatore De Luca che aveva rinviato al 29 gennaio il rientro in presenza nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (leggi qui), in mattinata migliaia di studenti degli istituti superiori della Campania hanno protestato in occasione del primo giorno di rientro in classe, invocando la Dad a fronte dell’elevato numero di contagi da Covid-19 tra la popolazione studentesca, il sovraffollamento quotidiano dei mezzi di trasporto che espone al rischio di contrarre il virus e alle difficoltà riscontrate negli ultimi giorni da tantissimi giovani nel sottoporsi alle vaccinazioni. – continua sotto – 

Anche a Capua, nel Casertano, hanno fatto sentire la propria voce quasi tutti (circa l’85%) gli studenti delle superiori, come spiega Damiano Schiavone (nella foto), presidente della Consulta Provinciale degli Studenti ma intervenuto, in questo caso, come rappresentante degli studenti del Liceo “Pizzi”. “Con la didattica a distanza, in questi due anni, – sostiene Schiavone – abbiamo tutti sicuramente perso qualcosa e noi per primi vorremmo la scuola in presenza e, soprattutto, che la pandemia fosse finita. Purtroppo non è così e, pertanto, chiediamo che venga rispettato sia il nostro diritto alla salute sia quello all’istruzione che, a parer mio, con un’alternanza di didattica a distanza, didattica in presenza e didattica integrata non lo è affatto”.

Da qui la richiesta al Comune di Capua, attualmente retto da una commissione straordinaria, di rinviare il rientro in presenza almeno di due settimane in modo da superare il picco dei contagi, previsto per la seconda decade di gennaio, e consentire a quanti più studenti di vaccinarsi.

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