Gricignano (Caserta) – “Inutile incolpare ‘quelli di prima’, la fuoriuscita del Comune di Gricignano dall’area Asi non è avvenuta per volere del Partito Democratico di cui faceva parte anche il consigliere Gianluca Di Luise”. A rivelarlo è l’architetto Andrea Aquilante, ex vicesindaco nella precedente amministrazione Moretti, nel commentare l’ultima seduta del Consiglio comunale aperta al pubblico sul caso del biodigestore che la società “Ambyenta Campania” intende realizzare sul territorio di Gricignano. – continua sotto –
L’impianto dovrebbe sorgere su un terreno che la società immobiliare “Grecini” ha venduto ad “Ambyenta”, con intermediaria la “Infraedil”, situato nella zona Asi “Aversa Nord”. Terreno che, ad un certo punto, “Grecini” non era più disposta a cedere, optando per la risoluzione del contratto e ottenendo il plauso del comitato e delle associazioni per il “No al Biodigestore”, salvo poi fare dietrofront a metà dicembre quando le parti hanno trovato un nuovo accordo. A quel punto “Ambyenta” ha chiesto all’Asi l’assegnazione del terreno per realizzare l’impianto ed è stata riconvocata la conferenza di servizi – tenutasi il 10 gennaio ma aggiornata al 13 – in cui la stessa società ha chiesto di ottenere i pareri da Regione Campania, Comune e dalle altre autorità coinvolte.
Rispondendo alle critiche a lui rivolte, in particolare per la presenza di suoi affini nella immobiliare “Grecini”, il consigliere di maggioranza Gianluca Di Luise ha ricordato che quel terreno è ubicato sul territorio di Gricignano ma è asservito ad una legislazione sovracomunale, che è quella dell’Asi”. A tal proposito, Di Luise ha parlato del “lassismo” delle precedenti amministrazioni, sia di quella Lettieri (2001-2010), che di quella Moretti (2012-2018): “All’epoca dell’amministrazione Moretti ero consigliere di opposizione e mai, in oltre cinque anni, abbiamo visto adottare in giunta una variante alle norme di attuazione” per scongiurare insediamenti che trattano rifiuti.
“Si insiste a parlare di ‘quelli di prima’ quando, a tre anni ormai dall’insediamento dell’amministrazione Santagata, tra poco ‘quelli di prima’ saranno loro”, replica l’ex vicesindaco Aquilante che poi fa un excursus della vicenda Asi, rievocando la delibera con cui, nel 2005, il Consiglio comunale (amministrazione Lettieri 1) prese atto “che il Comune di Gricignano non è un ente consorziato all’Asi di Caserta, come si nota dall’articolo 3 dello statuto consortile, e che, pertanto, lo stesso consorzio non ha alcun potere di incidere sul territorio industriale della cittadina”. Una volontà politica che, però, non ebbe un seguito concreto nella procedura che doveva perfezionare l’iter di fuoriuscita dal consorzio poiché la relativa variante al Prg non fu trasmessa al settore Urbanistico della Provincia. – continua sotto –
“Quando Di Luise parla di mancata variante alle norme di attuazione – premette Aquilante – dimentica che la sua amministrazione una variante simile, la cosiddetta ‘Variante Coppola’ sollecitata dall’ex vicesindaco Michela Caiazzo, che poteva contrastare il biodigestore, se l’è fatta scadere. Per quanto riguarda la fuoriuscita dal territorio Asi, nel periodo in cui fui vicesindaco e assessore all’Urbanistica ripresi quella variante approvata dall’amministrazione Lettieri e la portai in riunione di maggioranza per portare a termine quella iniziativa. Ebbene, in quella circostanza gli esponenti del Pd si riservarono di decidere e tennero degli incontri nella sede del partito. Ora sapete benissimo che il ‘carrozzone’ Asi fa riferimento al Pd e i vertici regionali del partito erano contrari, quindi anche il Pd gricignanese si dichiarò contrario”.
“Ma la cosa sorprendente – continua Aquilante – è che in quel Pd, pur stando all’opposizione, c’era Di Luise, che partecipava alle riunioni, ed oggi accusa me e ‘quelli di prima’ di non aver fatto niente. Sono loro, a cominciare dal Pd, che non hanno voluto uscire dall’Asi. Ricordo che qualche dirigente del Pd all’epoca mi accusava di ‘comandare tutto al Comune’, ebbene se avessi davvero comandato tutto probabilmente avrei fatto meglio”. E oggi l’amministrazione in carica, trascorsi tre anni dall’insediamento, cosa sta facendo? Ha solo perso occasioni grandissime per fare quello che addebitano, falsamente, agli altri di non aver fatto”.