CASALUCE. Vigili urbani, segnali stradali, protezione civile. Insomma, le condizioni per istituire l’isola pedonale c’erano tutte, eppure qualcosa non è andato per il verso giusto. E così la scorsa domenica chi aveva sperato di poter rinunciare almeno per qualche ora all’inferno di clacson, è rimasto deluso.
E pensare che i commissari prefettizi Mario Di Meo, Stefania Rodà e Nicola Auricchio, proprio qualche giorno prima avevano anche incontrato gli esponenti del Gsd (Gruppo salvaguardia casalucese) ai quali era stata annunciata la pedonalizzazione del centro storico. Era stato addirittura affisso un manifesto murale per informare i cittadini della novità domenicale. Ma, nonostante i proclami, nulla di fatto. E così, tra rabbia e sconcerto, si è fatta strada la polemica. «Ma abbiamo sognato tutto? – si chiedono gli attivisti del Gsd – L’incontro con la triade prefettizia e il manifesto sono solo un sogno? Ma come può essere accaduto che, dopo mesi e mesi spesi a richiedere l’isola pedonale, il nostro desiderio, vicino ad essere realizzato, sia stato invece di nuovo messo in secondo piano?». Il gruppo include cittadini che chiedono a gran voce un territorio più vivibile. Tanti padri e madri, tanti giovani che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di mettersi al lavoro, per migliorare gli spazi del paese, con forza propria (come nel caso della rimozione dei rifiuti sotto i piloni della superstrada Nola-Villa Literno dove il Gds ha trasformato una discarica abusiva in una serie di aiuole colorate) o con quelle dell’ente comunale (attraverso continue richieste di interventi nelle scuole). L’invivibilità del centro storico nei giorni festivi rappresenta soltanto uno degli aspetti negativi del momento. Dall’isola pedonale non ancora istituita, alle opere pubbliche rimaste solo sulla carta dei progetti o in cantieri fermi, l’attenzione della popolazione è tutta concentrata sui ritardi accumulati dalla gestione amministrativa dei commissari. Area Pip, case popolari, ammodernamento delle strade, ampliamento del cimitero, campo sportivo sono la testimonianza di una stasi che ormai dura da anni. Tra accordi di programma e protocolli d’intesa – la maggior parte dei quali ancora senza fondi – l’unica attività della commissione prefettizia resta quella di interventi mirati a raggiungere traguardi nel futuro. Un futuro però, che, a dire di molti casalucesi, sembra non arrivare mai.
Da Il Mattino (di Alessandra Tommasino)