Liquami scaricati di notte nei Regi Lagni

di Redazione

Regi LagniCASALUCE. Diversi quintali di tritovagliatura – il contenuto di tre o quattro camion – sono stati abbandonati sulle sponde del corso d’acqua artificiale dei Regi lagni nel territorio dei comuni di Teverola e Casaluce.

Le masse di detriti, che presumibilmente sono state scaricate all’interno del canale nelle ore notturne, hanno provocato un’anomala effervescenza dell’acqua, la cui qualità risulta già gravemente compromessa dallo sversamento continuo di inquinanti. A effettuare la scoperta dell’ennesimo scempio ambientale, due giorni fa, un gruppo di cacciatori che hanno notato la presenza del materiale. A presentare denuncia al locale comando dei vigili urbani, è stato un medico di base di Casaluce, Giacomo Campanile. Inevitabile la polemica. «Ma dov’è il controllo del territorio – si chiede Campanile, in prima linea nella salvaguardia della salute pubblica – come può accadere che un camion percorra la strada dei Regi lagni e che qualcuno depositi illecitamente tanti rifiuti, passando del tutto inosservato?». Domande che diventano particolarmente inquietanti, soprattutto se si considera che lo stesso tipo di materiale viene sistematicamente abbandonato in via Piro, poco più distante dal luogo dell’ultimo scarico. Via Piro, arteria di quattro chilometri, percorsa per una consistente lunghezza dal collettore fognario che sbocca proprio nel canale artificiale costruito in età borbonica, è stata recentemente posta sotto sequestro. Qui le montagne di tritovagliatura fanno parte dell’arredo urbano. Al momento sono state coperte con un telo, in attesa che giunga la bonifica, avviata dalla Recam la scorsa settimana. Oltre al materiale di risulta del trattamento dei rifiuti, sono presenti anche residui di lavorazioni industriali, conciaria e tessile in particolare; pneumatici; lastre di eternit e guaine bituminose.

Il Mattino (ALESSANDRA TOMMASINO)

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