Aversa (Caserta) – Pignoramenti terzi a go-go per gli aversani che hanno conti in sospeso con i tributi comunali. I malcapitati si sono visti notificare atti esecutivi con i quali, a fronte di debiti che non superano i mille euro, spese giudiziarie per oltre 5mila euro. Non riesce a spiegare queste somme nemmeno il richiamo ad un decreto ministeriale del novembre del 2000 indicato accanto alla somma più che salata e ingiustificata. – continua sotto –
Oliva: “Cittadini facciano ricorso, depositerò denuncia a Corte dei Conti” – Della situazione si è fatto portavoce il consigliere comunale del centrodestra Alfonso Oliva che può considerarsi anche un addetto ai lavori, considerato che svolge attività di avvocato. “Il Comune contro i cittadini aversani. A fronte di un presunto debito per la Tari del 2015 di 900 euro – ha dichiarato l’ex assessore – sono stati pignorati gli stipendi degli aversani dalla società di riscossione Sogert aggiungendo ben 5.100 euro di spese: assurdo”. “È tutto illegittimo! Non capisco – ha continuato Oliva – come mai il sindaco non intervenga per bloccare immediatamente questo saccheggio. Una cosa è pagare le tasse, altro è pagare per le spese di esecuzione oltre cinquemila euro. I cittadini facciano ricorso e chiedano la condanna alle spese. Personalmente depositerò una denuncia alla Corte dei Conti”.
Golia: “Un errore che interessa solo 3 contribuenti” – Dalla casa comunale, intanto, il sindaco Alfonso Golia, dopo un breve controllo, ha fatto sapere che si è trattato di un errore che ha interessato solo tre contribuenti su una moltitudine di diverse centinaia.