Marcianise, centro antiviolenza in villa confiscata alla camorra: passa mozione opposizione

di Redazione

Marcianise (Caserta) – Approvata durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, 19 gennaio 2022, la mozione proposta dal consigliere comunale di “Marcianise Terra di Idee” Alessandro Tartaglione insieme al consigliere Raffaele Delle Curti e sottoscritta dai consiglieri di minoranza Lina Tartaglione, Antimo Rondello, Giuseppe Moretta, Anna Arecchia, Raffaele Guerriero, Paola Foglia, Dario Abbate e Antonio Tartaglione avente per oggetto l’istituzione di un “centro antiviolenza e per il benessere psicologico” da insediarsi all’interno della Villa di via Pisa a Marcianise confiscata alla camorra. – continua sotto –  

La mozione impegna l’amministrazione comunale ad aderire al bando emesso dall’Agenzia per la Coesione territoriale che prevede stanziamenti cospicui per il recupero e la destinazione sociale degli immobili sottratti alla criminalità organizzata.

Di seguito il testo della mozione approvata ieri nell’assise comunale: “Premesso che l’Agenzia per la Coesione territoriale ha prorogato al 28 febbraio 2022 i termini per la presentazione delle domande relative all’avviso pubblico rivolto a progetti di recupero, ri-funzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata presenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

In particolare, il bando finanzia opere di demolizione e ricostruzione, di ristrutturazione e/o adeguamento di questi beni, che potranno così essere restituiti alla collettività; che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione un totale di 300 milioni di euro per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie; che possono inviare i propri progetti tutte le Regioni, i Comuni, le Province, le Città metropolitane – anche in forma consortile o in associazione tra loro – del Mezzogiorno; che la destinazione finale delle opere potrà essere di natura istituzionale, sociale o economica, con il vincolo di riutilizzare i proventi a scopi sociali e per reinserire quanto prodotto nel circuito della legalità; che nell’ambito delle possibili destinazioni d’uso, ai fini della graduatoria finale saranno premiati con un punteggio aggiuntivo i progetti destinati a creare all’interno del bene confiscato centri antiviolenza per donne e bambini o case rifugio, oppure ancora asili nido o micronidi; – continua sotto –  

che il Comune di Marcianise ha la possibilità di utilizzare la Villa di via Pisa a Marcianise confiscata alla camorra; che gli enti territoriali possono comunque coinvolgere sin da questa fase di progettazione gli enti del Terzo Settore; che è auspicabile avere un immobile sul territorio di Marcianise in cui vengono accolte le donne che hanno subito violenza che dia loro supporto nel percorso di uscita dalla violenza; che è altresì necessario avere un luogo fisso di riferimento che promuova il benessere psicologico dei cittadini di Marcianise volto a prevenire situazioni di disagio che si sono, purtroppo, acuite a causa del persistere dell’emergenza sanitaria per via della Pandemia.

Tutto ciò premesso e considerato, impegnano il Sindaco e la Giunta comunale a: predisporre tutto l’iter progettuale per la partecipazione al suddetto bando; che nel fare ciò ci si avvalga delle competenze degli uffici comunali preposti, in collaborazione delle associazioni locali del Terzo Settore già impegnate sul tema della violenza sulle donne e dell’Ordine Professionale degli Psicologi per ciò che attiene al benessere psicologico”.

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