CASALUCE. Francesco Luongo, candidato alle elezioni provinciali nella lista di Giuseppe Stellato, nel collegio che include Casaluce, Frignano e Villa di Briano, …
… ha puntato i riflettori sulla grave situazione ambientale del territorio provinciale, con particolare attenzione allo stato di degrado dei paesi dell’aversano. Il candidato, giovane dal piglio deciso, che alle ultime elezioni amministrative ha riscosso un notevole consenso, ha portato alla ribalta la questione ambientale affidandosi ai microfoni della televisione pubblica, nell’ambito della tribuna politica programmata da Raitre.
“Parlare di sviluppo e progresso – sostiene Luongo – non può prescindere da una seria e concreta azione di risanamento del territorio. Viviamo in luoghi che per anni – spiega il candidato – sono stati violentati dalle ecomafie, dalla mano di criminali dell’ambiente, ma anche da tanta inerzia e negligenza del settore pubblico. Far finta di niente – incalza Luongo – non è possibile, soprattutto perché in gioco c’è un valore che va difeso al di sopra di ogni cosa: la salute delle persone e degli spazi civici”.
Dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, commissionato dalla Protezione civile, è difatti emersa una apprezzabile correlazione fra la presenza delle discariche abusive e l’insorgere di malattie neoplastiche e malformazioni congenite. “E adesso – commenta Luongo – come per magia il problema viene affossato, come se nulla fosse mai accaduto. Bisogna fare attenzione alle ipocrisie e a coloro che cercando di nascondersi dietro ad immagini false ed effimere, ma affrontare invece le questioni che interessano profondamente la nostra gente”.
Luongo, che in questa campagna elettorale, si sta distinguendo per il contatto diretto con i cittadini, vuole scendere in campo per ridare, con il suo impegno, coniugato al sostegno della collettività, la speranza a un territorio che sanguina. “C’è un duro lavoro da compiere – ammette Luongo – ma i risultati e i traguardi si potranno raggiungere soltanto se si metteranno da parte interessi personali che finiscono inevitabilmente per condurre a scelte errate e improduttive per un territorio chiamato oggi ad uno scatto di orgoglio, in grado di consentirne la rinascita”.
