Infermieri “no vax” sospesi da Ordine continuavano a effettuare tamponi e prelievi per un privato

di Redazione

Approfondendo l’anomalo “assenteismo” dei dipendenti di un’azienda di trasporto pubblico locale, i finanzieri del comando provinciale di Pordenone si sono imbattuti nello strano reclutamento, da parte di un operatore sanitario privato, di tre infermieri, sospesi dal relativo Ordine professionale perché non vaccinati. – continua sotto –

E’ emerso che, a margine delle molte assenze per malattia, certificate all’azienda di trasporto pubblico non appena entrato in vigore l’obbligo del “green pass”, spiccava la posizione di un autista, con qualifica di infermiere, sospeso per non aver volutamente esibito, al momento dell’ingresso sul luogo di lavoro, il cosiddetto “pass vaccinale”. L’anomala situazione è stata immediatamente approfondita con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche, rilevando che, per l’inottemperanza all’obbligo vaccinale, l’uomo era anche stato formalmente sospeso dall’esercizio della professione sanitaria.

Noncurante della situazione e della necessità, per ciascun dipendente pubblico, di ottenere la preventiva autorizzazione della propria Amministrazione per ogni eventuale prestazione di lavoro “extra”, l’autista-infermiere, doppiamente sospeso, si era prontamente rivolto ad un noto operatore sanitario privato, attivo, nel pordenonese, nell’erogazione di prestazioni a domicilio. Le indagini hanno così permesso di appurare che l’uomo, nonostante l’interdizione ricevuta, ha eseguito tamponi antigenici e prelievi venosi alla vasta utenza della società privata, ricevendone – ad ulteriore danno dell’azienda di trasporto pubblico che, con la sua ricercata sospensione, aveva già perso importante forza lavoro – cospicui emolumenti.

E’ stato poi accerto che altri due infermieri, titolari di partita Iva, anch’essi sospesi dal relativo Ordine professionale poiché non vaccinati, hanno esercitato abusivamente la loro professione per il medesimo operatore sanitario privato. I tre infermieri interdetti sono stati tutti denunciati per esercizio abusivo della professione, integrato, per l’unico dipendente pubblico, dalla contestazione dell’interruzione di pubblico servizio e della truffa. IN ALTO IL VIDEO

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