Aversa, da Infopoint a bacheca per affissioni: la triste storia del “chiosco” in Piazza Mazzini

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Tre sindaci e due commissari prefettizi, fino ad oggi, non sono riusciti a cancellare un simbolo di contraddizione della città di Aversa rappresentato dall’Infopoint di piazza Mazzini. Contraddizione perché una città che aspira a diventare “meta turistica”, essendo ricca di storia e di arte, non riesce a dotarsi di un punto informativo in grado di orientare eventuale turisti nella scelta delle mete, degli alberghi, dei mezzi di trasposto necessari per fare turismo.

Costato circa 25mila euro, dal 13 agosto 2011 il “chiosco”, questa è la impressione che si ha nel vederlo, ha subito tre traslochi da un punto all’altro della piazza ed è stato utilizzato solo due volte. La prima in occasione di una delle giornate del Fai nel marzo 2018, durante l’amministrazione De Cristofaro. Una seconda volta quando, il 12 giugno 2020, è stato affidato alla Caritas dall’amministrazione Golia per essere utilizzato per le attività di prevenzione sanitaria imposte dalla normativa di contrasto all’epidemia da Covid, da svolgersi necessariamente in stazione. Cessate queste esigenze, stando alle dichiarazioni ufficiali dell’epoca, la struttura avrebbe assunto funzioni sociali, garantendo informazione e orientamento sui diritti e i servizi sociali. Essendo legato all’emergenza, l’affidamento fu limitato a maggio 2021 nell’ambito dei servizi straordinari organizzati per la pandemia. Cosicché fu associato ad un servizio di mediazione culturale, con il presidio Asl, per garantire e facilitare i tamponi a tutti coloro che si spostavano per obblighi lavorativi.

Inoltre, durante il primo lockdown, servì ad orientare e ad aiutare a compilare i moduli per stranieri e italiani per la richiesta del bonus di contrasto alla povertà presso gli uffici comunali. Dopo maggio chiuse i battenti e ad oggi continua ad essere inattivo, anche se comunque viene utilizzato: non come ufficio di informazione turistica della città ma come tabellone per affissione di manifesti. Di certo, c’è che la struttura è chiusa e che il contatore da cui viene prelevata l’energia elettrica è spento, come mostrano le foto scattate da un cittadino che le ha trasmesse a Pupia. – continua sotto –

Considerando che tra pochissimo avranno inizio le celebrazioni per il Millennio, che dovrebbero richiamare turisti ad Aversa, sarebbe oltremodo utile avere un ufficio turistico funzionante. Magari l’amministrazione potrebbe rinnovare l’accordo con la Caritas, inserendo tra i compiti affidati alla rappresentanza aversana dell’ente di assistenza ai bisognosi quello di fornire informazioni turistiche a chi dovesse raggiungere la città in occasione delle celebrazioni previste a partire da marzo. Si conseguirebbe così un doppio scopo: quello di aiutare i bisognosi come già fa la Caritas e dare le informazioni necessarie ad eventuali turisti. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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