CASALUCE. Lultima seduta del Consiglio comunale di Casaluce si è svolta in un clima surreale. Una sala consiliare sporca, poco rispettosa del ruolo del consiglio comunale.
Mancavano i microfoni nel giorno in cui la maggioranza doveva rendicontare sulla gestione 2011, che ha portato lo sforamento del patto di stabilità. Mancavano i microfoni il giorno in cui l’opposizione proponeva di videoregistrare il consiglio comunale, per poter così dare la possibilità ai cittadini di visionare le sedute di consiglio da casa attraverso un semplice computer.
La maggioranza ha detto no alle proposte della minoranza che le aveva posto in modo assolutamente costruttivo. La prima ad essere bocciata è stata la proposta del video streaming, che aveva come obiettivo quello di favorire la trasparenza della macchina amministrativa e favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa del paese.
Evidentemente la gestione della cosa pubblica è vista dal sindaci e dai suoi collaboratori come una questione privata dove né l’opposizione, né i cittadini devono entrare. Insomma meno cosi si sanno e meglio è. E’ stata bocciata anche la proposta di annullamento della delibera che lo scorso novembre, sempre questa maggioranza aveva approvato, e nella quale furono inserite troppe limitazioni sia tecniche che di materiali, tanto da limitare la costruzione delle cappelle cimiteriali, che ad oggi non è stata rilasciata nessuna concessione.
A dire la verità, il sindaco si è cimentato anche in una personale interpretazione del regolamento, che ha dimostrato che oltre a litigare con tutti il primo cittadino ha litigato anche con la lingua italiana, rinunciando all’assurda interpretazione solo al momento in cui l’opposizione ha messo agli atti un documento dell’enciclopedia Treccani, certificando il fatto che con l’attuale regolamento non è possibile inserire nella progettazione un numero superiore a quattro loculi.
Bocciato anche il terzo punto dell’opposizione che proponeva una riduzione delle aliquote Iva io stesso ho chiesto di affrontare la discussione nell’interesse dei cittadini e discutere sulla possibilità di far risparmiare qualche soldino, in un momento così difficile, ai cittadini.
La proposta era improntata sulla riduzione delle aliquote che non avrebbe influito sul bilancio comunale, 02% Prima Casa e 06% Seconda Casa, attraverso una spesa più oculata, e riduzione degli sprechi, insomma con qualche festa e qualche assessore in meno si poteva tranquillamente ridurre l’aliquota. Ma, come per fare un dispetto all’opposizione, la proposta è stata respinta senza neanche affrontare la discussione. Purtroppo, evitando di discutere seriamente il punto, il sindaco ha perso una buona occasione per tassare di meno i suoi concittadini e credo che il dispetto o non è stato fatto all’opposizione ma a tutti i casalucesi.
La nota dolente è arrivata, però, con il rendiconto dove il sottoscritto ha marcato l’incapacità di questa amministrazione che ha dichiarato la propria incapacità nella delibera di giunta di approvazione del rendiconto, nella quale la giunta ha ammesso una gestione politica fallimentare, legata a risultati insoddisfacenti dei lavori pubblici. Insomma, un fallimento ammesso dallo stesso assessore ai lavori pubblici che in un solo anno hanno portato ad una riduzione dell’avanzo di amministrazione da 1 milione e 138mila euro a 260mila. In un solo anno bruciati oltre 877mila euroche hanno portato lo sforamento del patto di stabilità, insomma un vero fallimento.
Giuseppe Di Martino, consigliere comunale