Aversa (Caserta) – Transizione è un verbo che indica cambiamento, trasformazione. Nello specifico la transizione energetica è il passaggio dall’utilizzo di fonti non rinnovabili a fonti rinnovabili. Oggi l’Italia è coinvolta in questa evoluzione, sostenuta anche dall’innovazione tecnologica. Le fasi principali di questo cambiamento sono la decarbonizzazione, il rafforzamento dell’efficienza energetica, l’incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, la digitalizzazione delle reti elettriche e lo sviluppo delle Microgrid, ovvero le “microreti”. – continua sotto –
Perché parliamo di fonti rinnovabili? Le fonti di energia fossile, finora utilizzate, quando vengono bruciate, emettono nell’ambiente biossido di carbonio che sta contribuendo a cambiare il clima della Terra. Per frenare o rallentare questo “passaggio” è necessario un nuovo sistema energetico e sostenibile che preveda l’utilizzo di fonti rinnovabili. Gestire efficacemente la transizione energetica migliorando l’efficienza della governance è il presupposto essenziale non solo per garantire la sostenibilità del sistema energetico, ma anche per cogliere un’occasione imperdibile per creare valore e occupazione.
A sostenerlo è il nuovo rapporto “European Governance of the Energy Transition” presentato a Cernobbio da Fondazione Enel e The European House. Il documento indaga i benefici per economia e lavoro, legati ai nuovi target di decarbonizzazione dell’Unione Europea. A luglio di quest’anno la Commissione Ue ha presentato l’atteso pacchetto Fit For 55, che ricalibra l’intera politica climatico-energetica dell’Unione rispetto all’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030. Ma la nuova ambizione ha trovato inevitabilmente tutti gli Stati membri in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Al ritmo attuale, calcolano gli autori, l’UE raggiungerebbe il nuovo il taglio di CO2 sperato solo nel 2051; ben 21 anni dopo la deadline. Il target sulle rinnovabili non vedrebbe la luce prima del 2043 e bisognerebbe aspettare addirittura il 2053 per quello sull’efficienza energetica.
Il Belpaese, oggi alle prese con la scrittura del nuovo PNIEC – Piano nazionale integrato energia e clima 2030 – avrebbe già accumulato un ritardo di 29 anni rispetto all’impegno complessivo richiesto dal Fit for 55. Per accelerare la transizione energetica in Italia così come nel resto dell’Europa, il rapporto mostra le lacune da colmare, la strada da percorrere e i benefici ottenibili. Gli autori sono partiti dall’analisi della attuale struttura di governance, definita come l’insieme dei ruoli, delle regole, delle procedure e degli strumenti (a livello legislativo, attuativo e di controllo) relativi alla gestione della transizione, e finalizzati al raggiungimento di obiettivi strategici oltre che operativi. Un tema attualissimo, che, nell’economia di una governance prospettiva, deve riguardare anche la formazione dei cittadini ad una sensibilità culturale ai temi della transizione. E dove, se non a scuola? La scuola, in quanto agenzia formativa, ha il dovere di formare le future generazioni ad una consapevolezza dei problemi del nostro pianeta e del nostro Paese. – continua sotto –
Il Liceo “Fermi” di Aversa ha raccolto da tempo questa sfida, che si ritrova nella mission dell’Istituto declinata nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e nel Piano “Ri-Generazione Scuola”, adottato dall’istituto per il rinnovamento delle attività curricolari ed extra curricolari. Inoltre, dal prossimo anno scolastico partirà la sperimentazione del Liceo Ted (Liceo quadriennale Scienze Applicate per la Transizione Energetica e Digitale). Gli studenti impegnati nel percorso Pcto “A Scuola di OpenCoesione”, percorso di monitoraggio civico sui fondi pubblici nazionali ed europei, non hanno, quindi, avuto esitazione a scegliere di monitorare “Geogrid – Tecnologie e sistemi innovativi per l’utilizzo sostenibile dell’energia geotermica”. Il progetto di sfruttamento dell’energia geotermica sia per il riscaldamento che per il raffrescamento, è stato presentato tra i progetti di punta della Regione Campania per l’innovazione tecnologica all’Expo di Dubai, nel Padiglione Italia.
Il GeometheusTeam sta studiando ed analizzando non solo il sistema sperimentale di sfruttamento dell’energia geotermica, elaborato da un pool di Università, capofila la Parthenope di Napoli, ma ne sta ricostruendo anche gli aspetti amministrativi. Molteplici ed ambiziosi i contatti ricercati: il professor Mario Tozzi, il divulgatore Andrea Moccia, il ministro della transizione ecologica, Cingolani, ma il team ha realizzato anche un sondaggio da sottoporre al territorio. La transizione energetica è ormai tema indifferibile, e il GeometheusTeam è l’esempio di come la scuola sia pienamente coinvolta in un rinnovamento culturale.