Spaccio di droga tra Marcianise, Capodrise e Maddaloni: 5 condanne definitive

di Redazione

Nella giornata del 21 febbraio, tra Marcianise (Caserta) e Niscemi (Caltanissetta), i carabinieri della compagnia marcianisana hanno dato esecuzione degli ordini di carcerazione relativi ad una sentenza, emessa il 14 febbraio 2020 dalla Corte di Appello di Napoli, nei confronti di cinque persone, già sottoposte ai domiciliari, condannate in via definitiva per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante mafioso legata all’impiego della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo dei clan “Belforte” e “Piccolo-Letizia”. – continua sotto –

Si tratta di: Francesco Piccirillo, 30 anni (pena di reclusione di 9 anni e 8 mesi); Gregorio Raucci, 30 anni (pena 9 anni e 2 mesi); Marco Viciglione, 36 anni (pena 9 anni e 2 mesi); Nicola Viciglione, 38 anni (pena 10 anni e 2 mesi), tutti di Marcianise; e Rosario Valenti, 30 anni, di Niscemi (pena 9 anni e 10 mesi).

Le condanne arrivano al culmine di un procedimento giudiziario basato su un’indagine antidroga, denominata “Unrra Casas”, condotta, tra l’ottobre 2014 e il maggio 2015, dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Marcianise, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, da cui scaturirono, il 4 giugno 2018, delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli (leggi qui).

Indagine che consentì di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Marcianise, Capodrise e Maddaloni gestito dai “Belforte” (detti anche “Mazzacane”) e Piccolo-Letizia (“Quaqquaroni”), clan storicamente nemici e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ‘90 e metà degli anni 2000 svariate decine di omicidi, ma con i quali gli indagati sancirono un’alleanza per la gestione dell’attività illecita, con diversi avvicendamenti tra le due famiglie. Gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre il solo Valenti in quella di Gela. IN ALTO IL VIDEO

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