Arzano, sit-in davanti a comando Polizia Locale dopo minacce a comandante

di Redazione

Rappresentanti delle forze politiche, sindacati, comandanti delle polizie municipali e sindaci hanno partecipato questa mattina ad Arzano (Napoli) a un flash mob di solidarietà, davanti alla sede del comando della polizia municipale di Arzano, per le minacce rivolte al comandante dei vigili urbani Biagio Chiariello. All’iniziativa, organizzata dal comitato di liberazione dalla camorra dell’area Nord di Napoli, ha partecipato anche l’assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone, che ha assicurato “l’impegno della Regione per l’installazione di telecamere per la videosorveglianza”. – continua sotto – 

Questa mattina, inoltre, anche Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, ha voluto incontrare Chiariello. Il parroco della Terra dei Fuochi, don Maurizio Patriciello, ha voluto rivolgere “un abbraccio grande a Biagio Chiariello e alla sua famiglia” e ha parlato di una “sfacciata intimidazione fatta a un onesto e zelante servitore dello Stato. Uno schiaffo a tutta la società civile. Questo obbrobrioso e ridicolo manifesto funebre – ha proseguito – dice a che livello stanno sprofondando i nostri paesi”.

Presente al sit-in anche la sindaca di Arzano Cinzia Aruta. “Noi – ha spiegato il senatore del gruppo Misto Sandro Ruotolo, – sappiamo chi è il mandante delle minacce di morte al comandante della polizia municipale di Arzano: è il clan della camorra della 167 di Arzano. Sono i Monfregolo che occupano abusivamente gli alloggi popolari. È una minaccia seria quella che ha ricevuto Chiariello. La camorra ha bisogno di intimidire, di silenziare, ha bisogno del buio. Non vuole che lo Stato interferisca con i suoi affari, con il “suo” controllo del territorio. La nostra risposta è stata quella di accendere i riflettori e di far sentire la nostra voce. Ma questa mattina, nella manifestazione promossa dal Comitato di liberazione dalla camorra dell’area Nord di Napoli, avevamo bisogno anche di sentire un segnale forte da parte delle Istituzioni. È il segnale c’è Stato e ci sarà”.

Il senatore, sottolineando che “c’è bisogno di fare rete, di fare squadra”, ha parlato di un “rischio vero, concreto, che mette a rischio le vite delle persone. In questo momento dobbiamo garantire protezione al comandante Chiariello e, al tempo stesso, avere una squadra nella società civile, ma anche nelle Istituzioni. La camorra conta sulla paura della gente, sull’indifferenza. Noi siamo tanti e siamo di più. Insieme batteremo camorra e indifferenza perché ‘o si è contro la camorra o si è complici della camorra'”.

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