Aversa, rateizzazione tributi: la mozione di Oliva crea un “voto di fiducia” su Golia

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Rateizzazione dei tributi: polemica a 360 gradi ad Aversa, sia in Consiglio comunale che fuori. La maggioranza boccia la mozione del consigliere comunale Alfonso Oliva di consentire la rateazione anche in costanza di pignoramento di stipendi o conti correnti con un risicato 12 a 10 e lo fa senza mai centrare quello che è il nocciolo della mozione parlando, invece, di equità fiscale e di pagare tutti per pagare meno. Tanto che lo stesso Oliva ha parlato di «mistificatori». – continua sotto –  

Quella stessa maggioranza ha, poi, votato una modifica al regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti urbani (Tari) che consentirà ad ogni contribuente aversano di rateizzare mensilmente (massimo 12 rate) i pagamenti del relativo tributo comunale attraverso l’addebito diretto sul proprio conto corrente bancario o postale, in maniera automatica attraverso l’addebito in conto corrente, «in modo tale da pesare meno sui bilanci delle famiglie ed il tutto in maniera automatica evitando almeno in parte gli iter burocratici spesso lunghi e noiosi».

Per l’anno in corso bisogna considerare che si può usufruire di tali possibilità di rateizzazioni a partire dal prossimo mese di maggio. Entro il 30 aprile prossimo, infatti, dovranno pervenire al Comune le richieste (Rid) di addebito bancario o postale dei pagamenti dovuti per la Tari e pertanto per il 2022 si potrà rateizzare per soli otto mesi. Dal 2023 in poi sarà, invece, possibile rateizzare per dodici mesi. L’apposito modulo per poter aderire a questo tipo di rateizzazioni sarà inviato a tutti i contribuenti insieme alle cartelle di pagamento oltre ad essere disponibile sul sito istituzionale del Comune. «Un ulteriore passo in avanti – commenta soddisfatto il sindaco Alfonso Golia – per agevolare le famiglie nel pagamento della Tari corrente. Con questo atto superiamo il limite delle due-tre rate storicamente previste nei regolamenti contabili comunali».

A tenere banco, come già ipotizzato, la mozione di Oliva che, di fatto, ha assunto un valore politico tanto che il primo cittadino non ha fatto mistero di guardare all’esito della relativa votazione come ad una sorta di “voto di fiducia” per la propria maggioranza. Maggioranza che, alla fine, ha tenuto, anche se per 12 a 10, in considerazione dell’assenza delle consigliere comunali Clotilde Criscuolo (per motivi personali) e Olga Diana (per motivi di lavoro). Numerosi gli interventi (Paolo Cesaro, Mariano Scuotri, il sindaco, Roberto Romano e Vincenzo Cesario Angelino, per la maggioranza; Luigi dello Vicario, Gianluca Golia, Peppe Stabile, Eugenia d’Angelo, Paolo Santulli e Luisa Motti, oltre, ovviamente, allo stesso Oliva, per le opposizioni) nel corso dei quali si è avuta la sensazione che la vicenda fosse passata ad essere considerata da un problema tecnico ad un braccio di ferro politico. – continua sotto –  

In precedenza, è stata discussa la mozione presentata dal capogruppo consiliare del Partito Democratico, Paolo Santulli, sulla promozione dell’inserimento di un’ora di storia patria nel programma scolastico delle scuole cittadine. Una iniziativa che ha trovato l’appoggio dell’intero Civico consesso ma che, come ha spiegato lo stesso proponente, «poiché erano utili modifiche tecniche delle proposta e che c’era la volontà di tutti di approvarla, sarà ripresentata al prossimo Consiglio». IN ALTO IL VIDEO INTEGRALE DELLA SEDUTA CONSILIARE

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