Aversa (Caserta) – Redazione del Puc in visibile affanno nonostante gli aiuti dei mesi scorsi e si corre ai ripari reclutando altre forze per dotare la città di uno strumento urbanistico a passo coi tempi e, soprattutto, dei bisogni di una città che oggi soffoca tra cemento e “mal’aria” con sforamenti continui dei livelli massimi di inquinamento. – continua sotto –
Quella tra redattori del piano urbanistico comunale e amministrazione aversana sembra essere una partita a scacchi dove ogni tanto qualcuno dei giocatori si ricorda di fare una mossa, ma senza mai giungere al dunque, fidando nelle continue proroghe concesse dalla Regione Campania che trasformano il dramma della mancanza di uno strumento di programmazione urbanistica in farsa, attraversando amministrazioni presenti e passate.
«Aversa si attiva, e si attiverà, – si legge in una nota dell’assessorato diretto dal numero due dell’esecutivo aversano, il vicesindaco Marco Villano – per un piano d’assunzione importante che prevede in un primo passaggio la mobilità immediata di due figure, una di categoria C e una di categoria D, sull’urbanistica. In virtù del fatto che s’inizia a lavorare anche per un Puc che, tra le altre cose, regola la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale». «Si tratta – ha dichiarato in proposito l’assessore Villano – di un importante passo di supporto all’urbanistica della città, un intervento finalizzato ad avere figure esperte e competenti che possano supportare il processo di trasformazione urbana e territoriale che vogliamo mettere in atto nel nostro Comune».
«Inoltre, – conclude l’esponente Dem – ci si è già adoperati per costituire una Carta dei Valori e mettere in atto un processo di perequazione, tecnica urbanistica tesa ad attribuire un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio comunale. Nonostante tutte le difficoltà stiamo provando ad accelerare i tempi per arrivare prima delle scadenze, in modo da poter approvare e adottare un piano urbanistico che risponda alle reali esigenze di sviluppo della nostra città». – continua sotto –
Intanto, sempre in tema urbanistico, nei giorni scorsi, la commissione consiliare urbanistica ha approvato all’unanimità, proprio su iniziativa dello stesso Villano, il Regolamento Edilizio Sostenibile. Un atto che fa gongolare anche il più duro degli ecologisti. L’atto contiene delle previsioni all’avanguardia per quanto riguarda l’edilizia sino a giungere ad edifici praticamente autosufficienti, suoli permeabili benché utilizzati e così via. Un atto che alcuni esperti del settore ritengono solo di facciata tenuto conto che non vi sarebbero prescrizioni, ma solo dei buoni consigli. Affermazione non condivisa dal sindaco Golia che evidenzia come le previsioni del Regolamento Edilizio Sostenibile vanno rispettate così come prevedono le leggi nazionali che ne sanciscono il rispetto.
A fronte di questa novità, che, in verità, è comune ad altri paesi della Penisola, c’è un Regolamento Edilizio che risale al lontano 1973, quando è stato redatto, per poi essere approvato l’anno successivo. Basti pensare che al suo interno si parla ancora di licenza edilizia per costruire. Un vero e proprio reperto di archeologia urbanistica che nessuno ha pensato mai di aggiornare, nemmeno quando si è parlato di concessione edilizia, di permesso a costruire e così via. Un Regolamento, questo dell’edilizia sostenibile, messo sul tavolo, forse, anche con l’intento di rabbonire le associazioni ambientaliste cittadine che, nei giorni scorsi, hanno evidenziato come ad Aversa molti edifici a un piano con aree verdi stavano lasciando il posto a palazzoni di quattro, cinque piani in diverse zone della città.