SANTARPINO. La sezione dellUdc di SantArpino, in una nota trasmessa alla segreteria provinciale, esprime un sentimento di comune disagio, …
… insieme al sindaco e consigliere provinciale Eugenio Di Santo, e a tutti gli assessori e consiglieri comunali del partito, generato dal significativo risultato elettorale delle politiche 2013 che mette in serio pericolo la sopravvivenza dellintero movimento politico e con esso degli sforzi di coerenza ed abnegazione profusi a livello territoriale a sostegno dei comuni ideali e valori.
Un disagio, sottolineano i centristi, amplificato della sterile e stanca disamina delle eventuali errate scelte strategiche commesse a livello nazionale, alle quali, però, sembrano non seguire significativi e concreti cambi di rotta, ma, di contro, preoccupanti prospettive di ridimensionamento delle aspirazioni distillate nel propagandato scopo di essere un traghetto utile a raggiungere lisola del Ppe (alias Partito Popolare Europeo) in vista delle prossime elezioni europee (come riferito a Cesa, allassemblea nazionale del 20 luglio scorso). Troppo poco, secondo lUdc atellano, per chi, per anni, ha inseguito la chimera di contrastare il bipolarismo e di vedersi riconosciuto come la casa naturale dei moderati italiani.
Alla stregua di una naturale ed indifferibile, oltre che profonda e cosciente riflessione politica interna, continuano i centristi lUdc di SantArpino, mettendosi giustamente in discussione per quanto di competenza, ha inevitabilmente ripercorso le tappe della propria evoluzione politica territoriale, contrassegnata di fatto da una crescita costante in termini di consenso, anche in controtendenza rispetto al dato provinciale e nazionale. Ebbene, è purtroppo storia recente che una tale meritoria azione politica non abbia rinvenuto la sua legittima eco presso gli organi provinciali del partito, nonostante le frequenti rivendicazioni in tal senso presentate dagli organi sezionali dellintero territorio atellano che ha individuato nel sindaco di SantArpino, nonché consigliere provinciale, Eugenio Di Santo, il proprio naturale punto di riferimento politico delle istanze del territorio.
E qui la richiesta di un assessorato nella giunta provinciale guidata da Domenico Zinzi: La mancanza di una rappresentanza assessoriale in seno alla Provincia spiega lUdc santarpinese non può che certificare un inopportuno mancato riconoscimento di uno sforzo politico serio e costante premiato da risultati più che lusinghieri. Nel momento in cui siamo sollecitati dal contingente momento politico a parametrare le nostre aspirazioni con gli obiettivi da raggiungere al fine di sublimare lo sforzo operativo nellattenzione ai bisogni del territorio, invitiamo la dirigenza provinciale del partito a porre in essere, nel più breve lasso di tempo possibile, azioni concrete che, riconoscendo nella legittimazione popolare lunico equo metro di giudizio della bontà o meno delloperato politico dei propri rappresentanti territoriali, coniughi a queste capacità le giuste responsabilità in grado di esaltarle.
Infine, lavvertimento: Uneventuale perdurante inerzia si rivelerebbe quale immotivato e grave disconoscimento di un consenso elettorale che per troppo tempo non si è visto adeguatamente riconosciuto, con inevitabili conseguenze in termini di prese di distanza dal progetto politico dellUdc.