Gita anziani, Tizzano (L@D): “Poteva costare meno”

di Redazione

 SANT’ARPINO. “Una cattiva partenza quella della consigliera comunale ‘delegata’ eletta nel gruppo della maggioranza. Da Lei, sinceramente, ci saremmo aspettato un cambio di passo, un’inversione di tendenza. Invece, peggio che andar di notte”.

Lo dichiara Caterina Tizzano, del gruppo “Libera@Democratica”, secondo la quale “dalla prima iniziativa pubblica della ‘consigliera delegata’, Immacolata Quattromani, assistiamo al ripetersi di una prassi politico-amministrativa che non tiene in alcun conto il rispetto delle regole e della legalità. I provvedimenti con i quali si è decisa la ‘vacanza anziana’ sono, a dir poco, del tutto illegittimi, e non riusciamo a comprendere come tali atti superino il vaglio dei pareri dei controlli interni. Ma le scelte dell’amministrazione Di Santo, che si trova in una situazione oggettiva di ‘pre-dissesto’ economico-finanziario, sono anche carenti sotto il profilo della convenienza e della tutela degli interessi del Comune e della collettività”.

Tizzano spiegano ancora: “Il soggiorno degli anziani sul litorale salentino, nel periodo che va dal 15 settembre al 22 settembre a Castellaneta Marina, in un struttura a quattro stelle, costa ben 430 euro pro-capite, mentre offerte di altre strutture di pari livello e sempre sul litorale salentino, in periodo che si può definire ancora di alta stagione, dall’8 settembre al 15 settembre, a Campomarino, erano date a 385 euro a persona e a listino. Cioè un prezzo ancora scontabile e, tenendo conto che il prezzo di 385 euro è su prenotazione singola (in un periodo ancora di alta stagione) mentre quello scelto dall’amministrazione è di 430 euro è su un numero di minimo 50 unità, si comprenderà come tale prezzo era da scartare per essere eccessivamente alto e non congruo per chi spende danaro pubblico. Non senza considerare i servizi aggiuntivi offerti, di cui alcuni gratuiti, dalla struttura di Campomarino”.

Per Tizzano “sarebbe interessante conoscere come e chi ha condotto l’indagine di mercato. Eppure, dalla consigliera Quattromani ci saremmo aspettati di più. Da lei, che dice di lavorare nel mondo del ‘sociale’, e di aver una lunga militanza e esperienza nel mondo cattolico e di collaborazione con le strutture di volontariato e assistenza della Chiesa, si pretendeva maggiore attenzione al bene comune e agli interessi del paese, soprattutto per agevolare le fasce deboli per la partecipazione alla gita anziani. Da lei ci saremmo aspettati una decisa assunzione di responsabilità nel denunciare metodi e sistemi di gestione che offendono il buon senso e costituiscono una palese violazione delle legalità e della trasparenza”.

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