Lusciano, complesso alberghiero: Comune vince al Tar. Scongiurato risarcimento da 2 milioni

di Redazione

Lusciano (Caserta) – Con sentenza numero 3525 del 24 maggio scorso, l’ottava sezione del Tar Campania, presieduta da Francesco Gaudieri (giudice relatore Paola Palmarini) ha decretato un importante successo legale per l’amministrazione comunale di Lusciano, guidata dal sindaco Nicola Esposito. – continua sotto –

Il Comune, difeso dall’avvocato Giuseppe Somma, ha visto accolte le proprie tesi difensive ottenendo il rigetto del ricorso proposto da un cittadino che aveva promosso una consistente azione risarcitoria per presunti danni derivanti dal rigetto della richiesta, formulata nel 2006, di permesso di costruire in deroga (ai sensi dell’articolo 5 del Dpr 447/1998) volto alla realizzazione di un vasto complesso alberghiero nel territorio del Comune di Lusciano.

In sintesi, i giudici del tribunale amministrativo regionale hanno affermato che “in vista del risarcimento del danno deve essere dimostrata, per lo meno in termini di prognosi credibile, la spettanza del relativo bene della vita” richiesto dal ricorrente. Tuttavia, siccome il permesso in deroga avrebbe dovuto essere sottoposto al vaglio finale del Consiglio comunale, che gode in materia di pianificazione urbanistica della più ampia discrezionalità, il Tar ha ritenuto del tutto indimostrato che lo stesso Consiglio avrebbe poi approvato la proposta di variante.

Secondo i giudici del Tar, infatti: “Sembra al contrario più probabile, come sostenuto dalla difesa comunale, che il Consiglio comunale non avrebbe dato seguito alla proposta di variante dal momento che aveva appena approvato, con delibera numero 84 del 23 dicembre 2003, un piano degli insediamenti produttivi…attraverso il quale l’Ente comunale aveva deciso di individuare in maniera puntuale le aree nelle quali insediare le strutture alberghiere”. – continua sotto –

Il Collegio ha poi rimarcato “la circostanza che l’amministrazione comunale, proprio a difesa dello strumento attuativo approvato” aveva “proposto ricorso (già nel giugno 2006) avverso la delibera di Giunta Provinciale numero 51 dell’8 marzo 2006 che aveva negato il visto di conformità al piano; ricorso poi sfociato nella sentenza del Tar numero 6423 del 2 luglio 2007 che ha confermato il Pip”.

Il sindaco Esposito si è detto felice per l’esito del ricorso che ha scongiurato una considerevole spesa fuori bilancio per l’Ente, di oltre 2 milioni di euro, che avrebbe causato inevitabili intoppi per la programmazione dei servizi al cittadino.

Nella foto, da sin. il sindaco Esposito e l’avvocato Somma

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