Ucraina, Mosca accusa: “Vogliono cancellarci”. Appello di Zelensky: “Non flirtare con la Russia”

di Redazione

Mentre infuriano i combattimenti nel Donbass e la Russia, stando a quanto riferisce il premier britannico Boris Johnson starebbe facendo in quella regione “progressi lenti ma tangibili”, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, accusa l’Occidente di aver dichiarato guerra totale al mondo russo. E il primo ministro russo Mishustin rincara la dose: “L’Occidente sta cercando di cancellare il nostro Paese, di rimuoverlo dalla mappa del mondo”. Da parte sua, il Cremlino informa che i negoziati con l’Ucraina sono stati sospesi su decisione di Kiev, “il che contrasta con le affermazioni di Zelensky sulla necessità di colloqui al massimo livello”. Il presidente russo Vladimir Putin, inoltre, definisce le pressioni esercitate da una serie di Paesi ostili come “quasi un’aggressione”. – continua sotto – 

Zelensky: “Se i forti del mondo non flirtassero con Putin…” – Sull’altro fronte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa Mosca di compiere un “genocidio”. “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol”. Poi la critica: “Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se i forti del mondo non flirtassero con la Russia – ha aggiunto Zelensky – ma insistessero davvero per porre fine alla guerra”. “L’Ucraina non è ansiosa di parlare con la Russia di Vladimir Putin, ma deve affrontare la realtà e sarà necessario, rivogliamo le nostre vite”, ha spiegato il presidente ucraino. Zelensky ha ricordato che l’Unione europea “da settimane” non riesce a concordare il sesto pacchetto di sanzioni. “Sono settimane che il mondo non ha osato bloccare il sistema bancario russo”, ha affermato il presidente. La Russia sta praticando la “deportazione” e “l’uccisione di massa di civili” nel Donbass, ha detto Zelensky nel suo discorso video quotidiano precisando che “tutto questo (…) è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia”.

Da Usa missili a lungo raggio – Intanto, l’amministrazione Biden si starebbe preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti: i missili a lungo raggio che da tempo Kiev sta chiedendo perché “potrebbero essere il punto di svolta nella guerra contro la Russia”. Le armi, prodotte negli Stati Uniti, possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina. Un altro sistema richiesto dall’Ucraina è il High Mobility Artillery Rocket System o Himars, più leggero dell’Mlrs ma in grado di sparare lo stesso tipo di munizioni. Finora Biden aveva evitato di inviare questi sistemi per timore che l’Ucraina potesse utilizzarli per attaccare all’interno del territorio russo con la conseguenza di una reazione da parte di Mosca, riferiscono le fonti.

La strage a Severodonetsk – “Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall’inizio della guerra a Severodonetsk”, nella regione ucraina del Donbass (est): lo afferma il sindaco Oleksandr Stryuk citato dalla Bbc. La città è sottoposta a bombardamenti continui, il 60% del patrimonio abitativo è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati e necessitano di importanti riparazioni, aggiunge Stryuk. Il percorso per uscire dalla città è estremamente pericoloso, ma i militari ucraini stanno facendo “tutto il necessario per rendere le strade sicure”, dice. Circa 12.000-13.000 persone sono rimaste ancora in città. – continua sotto – 

Proposte per il grano ucraino – “Nel corso del nostro incontro, discuteremo di modi concreti per aiutare l’Ucraina ad esportare i suoi prodotti agricoli utilizzando le infrastrutture dell’Ue: vedremo anche come coordinare meglio le iniziative multilaterali in questo senso”. Lo si legge nella lettera inviata dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ai 27 leader in vista del consiglio di settimana prossima nella quale annuncia anche che il presidente ucraino Zelensky e il presidente dell’Unione Africana Macky Sall interverranno al prossimo Consiglio Europeo, in videoconferenza, nelle sessioni che si occuperanno di Ucraina e di sicurezza alimentare. “Torneremo sulla questione dell’energia, compresi i prezzi elevati che stanno colpendo duramente le nostre famiglie e le nostre imprese. – si legge nella lettera – Dobbiamo accelerare la nostra transizione energetica se vogliamo eliminare al più presto la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi”.

Russia, restrizioni ai conti italiani in Unicredit-Intesa – La Banca Centrale della Russia ha imposto nuove temporanee restrizioni per le imprese, consolati e cittadini italiani con conti presso le controllate locali degli istituti di credito UniCredit e Intesa Sanpaolo. È quanto riporta Bloomberg citando fonti a conoscenza. Gli istituti di credito hanno ricevuto una lettera dalla banca centrale in cui si afferma che a partire dal 25 maggio, per un periodo di un anno, le persone e le imprese italiane che hanno conti presso le controllate russe dei due istituti di credito non potranno prelevare fondi senza l’autorizzazione della direzione locale.

4000 vittime civili, tra cui 241 bambini, da inizio invasione – Sfiora quota 4mila il bilancio delle vittime civili accertate in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Gli abitanti uccisi finora dalle forze russe sono infatti almeno 3.998 (dato aggiornato a mercoledì), mentre i civili feriti sono almeno 4.693. L’agenzia ritiene comunque che i dati effettivi siano molto più alti. E’ salito a 241 il numero dei bambini ucraini morti dall’inizio dell’invasione russa, mentre 438 sono rimasti feriti. Lo riferisce la Procura generale di Kiev citata da Ukrinform. Il maggior numero di vittime tra i bambini si registra nella regione di Donetsk.

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