Mondragone (Caserta) – Si intensificano gli incontri politici, gli appuntamenti con gli elettori, i convegni, le aperture dei comitati elettorali, in una campagna elettorale definita “molto social”, ma c’è chi è più favorevole ai comizi di piazza, alla ricerca del voto casa per casa come l’ex ministro Mario Landolfi che ieri è intervenuto a conclusione della presentazione della lista “Pronti per Mondragone” al Museo Civico “Mario Pacifico”, in via Genova. – continua sotto –
Ospiti della serata elettorale il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, e il candidato sindaco del Patto Civico, Francesco Lavanga. Dopo aver dato la parola e presentato i candidati che concorrono al seggio consiliare, ecco che si sono succeduti gli interventi degli ospiti e del candidato sindaco. Attese, comunque, erano le conclusioni dell’ex parlamentare di An, in quanto da tempo in città c’è la cosiddetta questione aperta sul chi rappresenta il vero centrodestra.
Nei giorni scorsi sono stati copiosi i tentativi di Gianpiero Zinzi e Massimo Grimaldi di sottolineare che il centrodestra a Mondragone è rappresentato da Giovanni Schiappa che sostiene la candidatura di Achille Cennami (in quota Pd, anche se concorre con una coalizione civica), “Riscattiamo Mondragone” di Rachele Miraglia (alla quale non è stato concesso il simbolo da Fratelli d’Italia), Forza Italia di Sandro Pagliaro, eccetera). Così Landolfi ha deciso di iniziare il suo intervento precisando il suo rapporto con la lista “Pronti per Mondragone”: “È stata una lista che un po’ mi è caduta addosso, è stata un po’ ispirata. Possiamo definirla come il parto di una lista civica che rispecchia il civismo responsabile. La stessa non nasce per una disperazione, ma per una scelta”.
Per quanto riguarda il sostegno al Patto Civico: “Già 5 anni fa ha messo insieme esponenti e forze politiche che venivano da anni di forte contrasto e contrapposizione politica (il riferimento e allo schieramento di Zannini senior e junior). Il progetto politico del Patto Civico dicono che non è riuscito, è un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Io dico – ha ribadito Landolfi – che è mezzo pieno. Credo che anche se non vi è stata un’adeguata comunicazione amministrativa, e il covid ha condizionato anche la politica, il bilancio dell’amministrazione Pacifico sia soddisfacente. Quello che hanno fatto gli amministratori della giunta uscente sono fatti riscontrabili, non opinioni opinabili”. – continua sotto –
Sulla questione che sia stato l’ex ministro ad ispirare la lista, il diretto interessato chiarisce: “Perché avrei dovuto ispirare questa lista? In effetti, non ho alcuna necessità pratica. Tempo fa quando ci definirono i dinosauri, i rottamati, i nostri avversari avevano in parte ragione, in quanto siamo usciti dalla politica attiva, ma vedete il problema non è la carica politica o il ruolo che una persona ha, quanto piuttosto la passione per la politica che uno ha nel sostenere la determinata decisione di non dimettersi dalla politica, come afferma Emma Bonino”.
Di fronte ai candidati di Pronti per Mondragone e al presidente della provincia, Magliocca, Landolfi ha ribadito la necessità del pieno sostegno alla filiera istituzionale creatasi tra Regione, Provincia e Comune, ma ha anche evidenziato con forza di ripescare la “Vertenza Domitiana”: “Io credo nella filiera istituzionale che va valorizzata e salvaguardata. Ma occorre dare uno sbocco politico, nel senso che parlando con i sindaci della riviera Domitiana (quelli di Castel Volturno, Cellole e Sessa Aurunca) e con l’amico Francesco Lavanga, nonché col presidente Magliocca, ho ripreso un’idea che ci riguarda molto da vicino come territorio: la vertenza Domitiana. I nostri territori per ciò che hanno subito negli anni a partire dagli effetti dell’accoglienza dei terremotati, a quelli pertinenti lo sversamento dei rifiuti vantano un pesante credito nei confronti dello Stato. Tale credito lo dobbiamo far valere rispetto a ciò che prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dobbiamo riattualizzare – ha aggiunto l’ex ministro – il vecchio progetto della Città Domitiana, creando delle sinergie tra comuni della riviera. I sindaci che si sono interfacciati con me si sono detti già pronti a realizzare un convegno su tale tema”.
Tornando alla questione della titolarità della rappresentanza politica del centrodestra, Landolfi ha concluso: “Di fronte all’accusa di chi non ci definisce di centrodestra, si può rispondere che nella lista ‘Pronti per Mondragone’ ci sono i nomi del centrodestra storico, dall’altra parte c’è un centrodestra senza storia e che non è stato in grado nemmeno, quando ha avuto la possibilità, di costruirsela la sua storia, in quanto quando hanno cominciato a camminare da soli sono caduti”. – continua sotto –
A questo punto sono stati elencati tutti i nomi dei candidati della lista ‘Pronti per Mondragone’: Giuseppe Piazza, Marco Pacifico, Marcello Buonodono, Maria Miraglia, Claudia Carandente, Maria Ciriello Antonietta, Giuseppe Lauriello, Loredana Morrone, Nani Rosa, Gianna Napolitano, Benedetto Pagliaro, Giovanni Papa, Ilenia Romano, Pasquale Sasso, Maria Tartaglia, Giovanna Villano.