Mercoledì 15 giugno, in occasione della giornata della Museum Week dedicata alla “libertà”, l’Istituto del MiC sottoscriverà il Manifesto della comunicazione non ostile promosso dall’associazione che collabora con scuole, università, aziende, associazioni e istituzioni per promuovere un approccio etico alla comunicazione online. Parole O_Stili cerca di costruire un senso di consapevolezza e responsabilità negli utenti di Internet, incoraggiandoli a condividere e mantenere i valori espressi nel manifesto. “Il virtuale è reale” e l’ostilità espressa su Internet può avere effetti concreti e duraturi sulla vita delle persone. – continua sotto –
Con gli hashtag #libertàdiEspressione #MuseiNonNeutrali #hatespeech la Reggia di Caserta il 15 giugno dedicherà la sua intera programmazione social relativa alla settimana dei musei al progetto che ha lo scopo di promuovere un comportamento online rispettoso e civile per garantire che Internet sia uno spazio accogliente e sicuro per tutti. La MuseumWeek è una comunità internazionale di professionisti che lavorano in gallerie, biblioteche, archivi, musei, centri scientifici e musicali e qualsiasi altra organizzazione culturale interessata ad avere un impatto sociale attraverso la cultura, organizzando eventi online e offline. MuseumWeek riunisce anche una comunità globale di artisti e creatori digitali impegnati nel cambiamento sociale.
La Reggia di Caserta è il primo Museo in Italia a firmare il Manifesto della comunicazione non ostile. Questi i dieci punti: Virtuale è reale, dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona; Si è ciò che si comunica, le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano; Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso; Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura; Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri; Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi; Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi; Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare; Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi; Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
“Le parole sono uno strumento fondamentale per relazionarsi in una società – afferma Tiziana Maffei, direttore generale della Reggia di Caserta – Il linguaggio non è mai neutro. La comunicazione per il Museo, Istituto al servizio della società e del suo sviluppo, è una funzione fondamentale di costruzione del pensiero critico. Aderiamo dunque con convinzione al Manifesto della comunicazione non ostile dell’associazione Parole O_Stili per farci promotori di un messaggio di inclusione e pacificazione”. – continua sotto –
“Oggi siamo molto emozionati: accogliere nella nostra community un simbolo della bellezza e dell’arte del nostro Paese è per noi motivo di profondo orgoglio. Perché consapevolezza e cambiamento sono due elementi imprescindibili dello sviluppo culturale e etico di una comunità” – dichiara Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili – “Ci auguriamo che ora anche altre realtà del mondo museale italiano e internazionale possano farsi portavoce di una comunicazione consapevole e non ostile per contrastare atteggiamenti negativi e stigmatizzanti tanto diffusi in rete e sui social network”.
Il manifesto ha diverse declinazioni per aziende, scuola, infanzia, inclusione, sport, politica, pubblica amministrazione, scienza ed è tradotto in 35 lingue. Qui l’elenco dei soggetti che hanno già aderito https://paroleostili.it/chi-ha-firmato-il-manifesto/.