C’è un fermo per la morte di Pasquale D’Agostino, il 45enne originario di Sant’Antimo (Napoli) e residente nella vicina Sant’Arpino (Caserta), travolto e ucciso dal conducente di una Renault Twingo, davanti ai suoi familiari, lo scorso 10 luglio, lungo la strada statale 7bis “Terra di Lavoro”, nota anche come “Nola-Villa Literno”, dopo essere sceso dalla sua auto per riparare un guasto. – continua sotto –
Su disposizione della Procura di Napoli Nord, la Polizia stradale ha eseguito il provvedimento nei confronti di un uomo, M.V., che sarebbe stato alla guida dell’auto che ha investito D’Agostino per poi scappare senza prestare soccorso. Il tragico evento era avvenuto sotto gli occhi dei suoi familiari, riusciti solo ad intravedere un veicolo, di colore nero, travolgere il 45enne che, per il forte impatto, veniva scaraventato a circa 50 metri dal luogo dell’incidente.
Gli agenti della sezione casertana della Polstrada hanno ricostruito la dinamica dei fatti tramite la raccolta di informazioni e visione di filmati delle telecamere installate nei dintorni del luogo dell’incidente e delle banche dati dei sistemi in dotazione, riuscendo così a ritrovare la Twingo con la quale era stato investito D’Agostino, gravemente danneggiata ed abbandonata nella periferia della città di Cardito (Napoli) e, successivamente, a risalire sia al proprietario dell’auto che alla fitta serie di subnoleggi che avevano consentito all’uomo oggi sottoposto a fermo di entrare in possesso del veicolo.
In un primo momento il fermato, M.V., ha negato le proprie responsabilità dell’accaduto, addebitando l’investimento ad un suo amico di cui ha fornito anche l’utenza telefonica, poi risultata inattiva, ma davanti ai numerosi indizi a suo carico ha ammesso le proprie responsabilità e si è dichiarato pentito per l’accaduto. E’ stato quindi condotto nel carcere napoletano di Poggioreale. La vittima lavorava in un autolavaggio a Sant’Arpino, dove abitava da tempo.
