Gricignano, Santagata: “Un convegno sulla legalità…illegale!”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – E’ finito in polemica il convegno sulla legalità, promosso dal comitato “#NoBiodigestore” e dall’associazione “Memoriae”, in occasione dell’anniversario della strage di Via D’Amelio, tenutosi ieri nell’aula consiliare del Comune di Gricignano. – continua sotto – 

Un evento che il sindaco Vincenzo Santagata ha definito “abusivo” dal momento che l’amministrazione non aveva concesso l’utilizzo della sala consiliare né tantomeno del logo del Comune apparso sulla locandina. Eppure, l’incontro-dibattito, che ha visto la presenza, in remoto, del giudice Raffaele Cantone, e quella dei sindaci di Cesa, Enzo Guida, e Casal di Principe, Renato Natale, oltre ad un videomessaggio inviato dal giudice Catello Maresca, è stato comunque celebrato dal momento che gli organizzatori non hanno voluto lasciare l’aula al secondo piano della casa comunale, nonostante l’assenza di Santagata e l’invito della Polizia municipale ad allontanarsi.

Sui social, già qualche giorno prima erano apparse critiche feroci nei confronti del sindaco poiché circolavano voci sulla “freddezza” manifestata dallo stesso Santagata nei confronti del comitato e sulla sua intenzione di non concedere le necessarie autorizzazioni. “Vergogna”, “Il Comune non è di tua proprietà”, “Non ha rispetto nemmeno di Borsellino e dei giudici Cantone e Maresca”. Sono solo alcune delle frasi apparse sui gruppi locali di Facebook poco dopo l’inizio del convegno, appoggiate anche dall’opposizione consiliare. Senza contare che, in un video apparso su Fb, il sindaco di Cesa, Guida, in apertura del suo intervento ha parlato di “imbarazzo”, suo e del sindaco di Casale, per la mancata presenza del collega Santagata.

Ma perché questo atteggiamento da parte del primo cittadino di Gricignano? Quali motivazioni concrete, al di là delle voci di piazza, ci sono dietro il suo diniego? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato nell’intervista a seguire. – continua sotto – 

Sindaco, perché non si è presentato al convegno? “Innanzitutto, c’è da chiarire subito che quel convegno si è tenuto illegalmente. Ed è paradossale se consideriamo che verteva sul tema della legalità. Non solo hanno utilizzato, senza autorizzazione e quindi senza patrocinio della Giunta, il logo del Comune nella locandina ma hanno forzato la porta dell’aula consiliare, occupandola di fatto, e svolgendo l’incontro. Ecco perché non ho partecipato. Certo, potevo andarci comunque, fare il mio intervento e prendermi pure qualche applauso. Ma un sindaco ha l’obbligo di far rispettare la legge. E non è la prima volta che accade. Ricordiamo quando alcune delle stesse persone che hanno organizzato il convegno lo scorso dicembre occuparono illegalmente l’aula consiliare per una protesta contro il biodigestore. Anche allora lasciammo correre perché si trattava di una battaglia avviata in primis dalla nostra amministrazione e che, come si è visto, abbiamo quasi vinto definitivamente”.

Ma dal comitato dicono che Lei si è rivelato ostile nei loro confronti, che non ha voluto riceverli. “Non è così. La verità è che io avevo proposto di organizzare il convegno insieme a loro, concordando la data e magari invitando anche qualche magistrato del territorio che si occupa di lotta alla criminalità e delle vittime innocenti per avere testimonianze concrete dei temi trattati. Ma non è stato così, la verità è che non avevano intenzione di coinvolgere l’Ente”.

Ma dicono che sono venuti anche nella casa comunale e Lei non li ha ricevuti. “Loro hanno inviato la richiesta 15 giorni fa e venerdì, alle 14, sono venuti al comune ma io non ero immediatamente disponibile poiché impegnato con la Giunta. Non hanno aspettato, sono andati via e dopo 10 minuti hanno pubblicato sui social la locandina, ribadisco con il logo del Comune a titolo abusivo”.

Sindaco, ma non è che c’entrano i contrasti sorti tra Lei e il comitato da un anno a questa parte; quindi Lei di conseguenza è poco propenso ad averci a che fare? “Che ci siano state polemiche e incomprensioni questo è innegabile. Come è innegabile che alcuni esponenti del comitato abbiano denigrato spesso il sottoscritto con accuse infondate. Innegabile anche che siano accaduti episodi deplorevoli, soprattutto l’occupazione abusiva dell’aula consiliare lo scorso dicembre e quanto avvenuto lo scorso 2 giugno quando hanno ‘scimmiottato’ la Festa della Repubblica tenendo un corteo in piazza in assenza delle istituzioni. E oggi un’altra vicenda di illegalità con l’utilizzo abusivo del logo e della sala consiliare; vicenda che sa anche di ricatto”.

Che intende per “ricatto”? “Ripeto, io ero disponibile a concordare data e programma del convegno con il comitato. Ma loro hanno fatto una fuga in avanti, lasciando capire che, pur senza autorizzazione, avrebbero svolto comunque l’incontro e, di conseguenza, tentato di mettere in cattiva luce me e l’amministrazione. La verità è che alcuni di loro credono di essere al di sopra di tutto e di tutti, anche della legge, e che tutto gli è dovuto a prescindere”.

E i suoi colleghi sindaci? Abbiamo ascoltato l’intervento di Guida che parlava di “imbarazzo” per la sua assenza. Ha avuto occasione di parlare con loro? “Mi sono sentito sia con Guida che con Natale e ho chiarito loro tutto ciò di cui finora ho riferito. Guida mi ha sottolineato, così come anche Natale, che il loro ‘imbarazzo’ era dovuto non tanto alla mia assenza ma per stare partecipando ad un evento non autorizzato. Il fatto è che entrambi i sindaci sono stati tratti in inganno perché, visionando la locandina di invito e notando la presenza del logo del Comune, pensavano fosse un evento patrocinato”.

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