Calcio, il Sant’Arpino ce l’ha con gli arbitri e l’amministrazione comunale

di Redazione

 SANT’ARPINO. Non è certo un inizio di campionato roseo per i colori giallorossi del Sant’Arpino Calcio. La formazione, con zero punti in classifica dopo le prime tre giornate, nel prossimo turno affronterà in trasferta, in una sorta di scontro diretto, l’altro fanalino di coda del torneo, il Summa Rionale.

Un match delicato per entrambe le contendenti, infatti, si gioca per il morale ma soprattutto per lasciare l’ultima e poco edificante posizione in classifica. Ciò nonostante, le prestazioni dei ragazzi allenati da Lello Cottuno, nonostante le tre sconfitte consecutive, sono sempre state confortanti, basti pensare all’ultimo impegno contro la corazzata Sessana, una sconfitta assolutamente immeritata e sfortunata, ebbene ricordare come la squadra giallorossa al 25’ del secondo tempo falliva un penalty con Angelino.

Siamo solo all’inizio di stagione, il tempo e soprattutto le attenuanti non mancano in casa del Sant’Arpino Calcio, una squadra ex novo e giovanissima. La qualità non manca, ora è tempo di semina, presto giungerà anche il tempo del raccolto.

In ogni caso, non è la classifica deficitaria a tenere banco nelle riflessioni in seno al sodalizio della presidentessa Rita Falace. Il Sant’Arpino Calcio, lamenta, in questo scorcio di campionato, il gioco duro riservato alle caviglie dei giocatori giallorossi, ma soprattutto, la poca tutela delle ex giacchette nere.

Per dovere di cronaca, va ricordato che, contro lo Sporting Nola, a fine gara Bruno Angelino è stato costretto a ricevere le cure ospedaliere per un paio di brutti interventi fallosi con versamento di sangue attraverso le urine, falli ricevuti senza essere sanzionati dal direttore di gara. Violenza che si è ripetuta anche nell’ultimo turno, a farne le spese è stato l’attaccante Castiello, più volte atterrato con decisione.

Il calcio è un gioco maschio e di contatto, su questo non c’è alcun dubbio, ma quando sfocia nella violenza non sanzionata, non è più un gioco. La proprietà, inoltre, è delusa dall’ostilità dell’amministrazione locale di Sant’Arpino nei riguardi della squadra calcistica. La famiglia Angelino e la presidentessa Rita Falace stanno valutando l’ipotesi di lasciare.

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