Reggia di Caserta, ciceroni d’eccezione racconta la storia dei giardini

di Redazione

Un calendario di iniziative di approfondimento gratuite con ciceroni d’eccezione per scoprire la mostra “Frammenti di Paradiso – Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta”. Il Monumento Vanvitelliano, con Opera Laboratori, grazie alla disponibilità di un gruppo di esperti, dà inizio a un percorso di conoscenza dell’esposizione negli Appartamenti della Regina. – continua sotto –

I primi incontri saranno affidati alla curatrice della mostra Alberta Campitelli che, venerdì 26 agosto, alle 17, e sabato 27 agosto, alle 10.30, proporrà un focus dal titolo “La scena del potere e della festa”. I giardini, almeno a partire dal Rinascimento, sono stati luoghi privilegiati per l’esibizione del potere da parte dei nobili committenti. Qui si ricevevano ospiti illustri per mostrare loro la cultura e la raffinatezza del proprietario e si organizzavano conviti e rappresentazioni musicali e teatrali. Le scenografie erano date dalla sapiente disposizione delle piante, da statue, fontane e spettacolari giochi d’acqua. La mostra è anche occasione per ammirare come le diverse dinastie – dai Medici ai Borbone – utilizzassero e vivessero i giardini.

Le date degli altri appuntamenti saranno comunicate nelle prossime settimane. Le visite di approfondimento sono incluse nel costo del biglietto di ingresso al Museo, acquistabile su TicketOne oppure in sede. Durata circa un’ora, fino a esaurimento posti. Prenotazione consigliata allo 0823/448084. Gli interessati/prenotati dovranno recarsi 10 minuti prima all’info Point Opera Laboratori al Cancello centrale del Museo.

La mostra “Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta” crea un dialogo con circa 150 opere tra dipinti, disegni, sculture, erbari, libri e oggetti d’arte e interpretazioni contemporanee che raccontano la storia del giardino. Un caleidoscopio di rappresentazioni che, nella diversità di paesaggi, modelli culturali e stili di vita, evocano, attraverso il contatto con la natura, l’Eden perduto a cui l’uomo da sempre aspira.

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