Festeggerà i suoi 50 anni stappando una bottiglia di champagne in un bene confiscato alla camorra, precisamente al boss del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto “Sandokan”. Parliamo di Marilena Natale, la cronista casertana, originaria di Aversa, che, proprio a causa delle minacce del capoclan captate dagli inquirenti mentre era in cella al 41bis, dal 2017, è costretta a vivere sotto scorta. – continua sotto –
Un gesto simbolico che andrà in scena venerdì 19 agosto, a Casal di Principe, in quella che fu l’abitazione di Schiavone e che ora invece accoglie una scuola che ospita bimbi affetti da autismo. Anche Marilena Natale si batte da anni per dare una vita migliore ai bambini della sua terra con l’associazione “La Terra dei Cuori”, costituita per aiutare coloro che soffrono a causa di gravi malattie, ne ha già aiutati tanti. Per il suo compleanno “speciale” non chiede regali per se ma solo, scrive in un messaggio: “Opere di bene per i bambini malati di tumore”. Per farlo si può donare un contributo all’associazione attraverso l’Iban IT03V 08987 75040 0000 0000 0033.
“Lotto contro la criminalità organizzata, la corruzione e la collusione della casta politica da ragazzina. – afferma la cronista in una dichiarazione rilasciata ad Articolo 21 – Sotto le mie inchieste sono cadute decine di amministrazioni, ogni volta era un colpo al cuore perché la mia terra è stata distrutta, dilaniata e ho giurato a me stessa che non mi sarei mai fermata. Forse non riuscirò a vedere la fine del male, ma almeno ci ho provato”.
“Festeggiare i miei 50 anni sotto casa del boss – sottolinea Natale – significa far capire a questa gente che il crimine non paga. Io sono ancora viva malgrado il boss Francesco Schiavone abbia ordinato la mia morte da una cella al 41 bis; un ordine dato a suo figlio, che oggi è libero e vive proprio a via Bologna accanto al bene confiscato dove sorge la forza del silenzio, una scuola per bambini autistici”.