Aversa e l’Infopoint mai attivato: tra Oliva e Villano va in onda una “replica al contrario” del passato

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Come accade nei programmi televisivi anche in politica vanno in onda le repliche. L’ultima è quella innescata su Facebook dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alfonso Oliva che ha segnalato problematiche cittadine che, a suo dire, dimostrerebbero un’inerzia amministrativa nella soluzione di problemi vecchi come l’uso del manufatto (il cosiddetto “infopoint”) presente in piazza Mazzini finalizzato, quando fu messo in sede il 14 agosto del 2010, per essere l’ufficio turistico della città. In proposito, il consigliere di opposizione sul suo profilo Facebook pone una domanda al sindaco Alfonso Golia e alla Giunta, chiedendo, tra l’altro: “Da oltre tre anni cosa ha fatto il sindaco per rendere funzionante quella struttura concessa in assegnazione e con la pubblicità affissa? La Giunta sta vigilando sulla esatta esecuzione del contratto?”. – continua sotto –

Domande che aspettano risposta ma che rappresentano una critica all’operato dell’amministrazione che vede oggi quale vicesindaco Marco Villano, esponente dell’opposizione all’epoca dell’amministrazione di centrodestra, targata De Cristofaro, che vedeva proprio Oliva assessore alla Cultura. Allora Villano affermava in un comunicato, pubblicato su Pupia il 6 giugno 2017, in cui commentava le parole di Mauro Felicori, in quel periodo direttore della Reggia di Caserta, relative all’attività turistica assente in Aversa: “Il turismo è uno dei settori dove maggiormente si avverte la contrapposizione tra le potenzialità della città e l’inerzia dell’amministrazione comunale”. “Quanto raccontato da Felicori sui social in questi giorni – affermava l’esponente del Pd – è sconsolante. Siamo la città delle cento chiese, abbiamo uno straordinario patrimonio artistico che da solo potrebbe servire a risollevare le sorti della città che potrebbe entrare nei circuiti turistici provinciali e regionali e invece l’assessorato è fermo, immobile. In bilancio per il turismo non ci sono risorse”. “Non si riesce – aggiungeva Villano – nemmeno ad intercettare quel gran fermento che c’è dal basso e che in questi mesi ha visto nascere tantissime esperienze che, in modo del tutto autogestito, organizzano visite in giro per la città. Felicori si lamenta dell’assenza di un ufficio turistico ma il chiosco davanti alla stazione è il simbolo della cattiva amministrazione degli ultimi 13 anni da parte del centrodestra. L’unica cosa che sono riusciti a fare è spostarlo in vari punti della piazza senza mai aprirlo. Aversa attualmente non è una città a misura di turisti e questo è un dato di fatto incontrovertibile”.

Insomma, l’allora consigliere di opposizione Villano attaccava l’amministrazione, di destra, segnalando carenze dell’assessorato competente sulla gestione della cultura nell’ottica di uno sviluppo turistico della città meritevole di entrare nei circuiti turistici nazionali, allo stesso modo in cui oggi Oliva, all’epoca assessore alla Cultura, attacca l’amministrazione attuale, di sinistra, di cui Villano è vicesindaco.

In pratica, sta andando in onda una replica di quanto visto in passato. Unica differenza è che l’amministrazione di destra, di cui era assessore Oliva, quanto a cultura almeno ha prodotto qualcosa, come ad esempio l’apertura di Casa Cimarosa, mentre l’attuale amministrazione ha, quasi immediatamente, chiuso Casa Cimarosa senza proporre un’alternativa. Per il resto la storia si ripete e il turismo ad Aversa non decolla mentre le sue bellezze artistiche cadono a pezzi.

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