Napoli – “Potremmo fare come gli altri: pubblicare i rincari subiti in meno di un mese dall’apertura del nostro locale per le utenze e rincorrere la facile polemica mediatica. Invece no. Sappiamo che il problema è comune tanto ai ristoratori quanto agli operai, ai professionisti, ai disoccupati, ai pensionati e alle casalinghe. Ed è per questo che abbiamo deciso di offrire il primo giro a chi porta le sue bollette di luce e gas maggiorate di oltre il 50% dall’anno scorso ad oggi”. È la provocazione dei due fratelli Nicola e Alfonso Ferraioli, anime e ideatori del concept no-gourmet “Targato NA” situato a Gragnano (Napoli). – continua sotto –
“Comprendiamo la rabbia dei nostri colleghi – puntualizzano i Ferraioli – ma non è piangendosi addosso che risolveremo il problema. Come ristoratori ancor prima che come italiani riteniamo necessario fare rete e diventare comunità. Una comunità che sa aiutarsi nei momenti di difficoltà. Solo facendoci comunità possiamo diventare massa, solo diventando massa possiamo sperare di aver voce in capitolo e farci sentire”.
“Non sarà facendo sfoggio di bollette e facendo a gara su chi ha subito il danno maggiore – spiegano i due fratelli, che hanno aperto il loro concept-pub nelle scorse settimane nel quartiere Vomero di Napoli – che usciremo da questa situazione. Quindi, piuttosto che cavalcare l’onda in cerca di facile visibilità abbiamo deciso di metterci anche dall’altra parte, dalla parte del nostro cliente, che stretto nella morsa dei rincari decide comunque di accordarci la sua fiducia anche per una spesa marginale come un panino a casa o nel nostro locale di via II Malatesta. Altro che maggiorazione dei prezzi per le bollette: il minimo che possiamo fare è ribaltare il tavolo e far sì che il nostro problema non diventi il problema del nostro cliente che, tra l’altro, i suoi problemi ce li ha già”.
Ma come si articolerà l’iniziativa? “Abbiamo pensato di offrire per tutto settembre uno dei nostri calici di birra artigianale 0,25 al tavolo di chi, portando una bolletta di luce o gas dello scorso anno e la stessa dell’anno in corso, abbia pagato almeno il 50% in più”. “Non è un concorso – puntualizzano Alfonso e Nicola – ma è solo un modo simpatico per berci su insieme, fare squadra e andare avanti”.