Aversa e la “movida”: si accende dibattito in vista del Consiglio Comunale aperto

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Movida, sicurezza e controlli, in vista del Consiglio comunale aperto di domani sull’argomento, il dibattito si accende dopo una rapina a mano armata ad un noto bar e numerose multe che gli agenti della Polizia municipale hanno elevato per occupazione di suolo pubblico nei confronti di locali che avevano provveduto a pagare anche la relativa tassa a seguito di istanza e indicazione orale del Suap. Un vero e proprio corto circuito in seno all’amministrazione Golia con l’assessore Francesco Sagliocco sul banco degli imputati, soprattutto per la sua assenza in un settore così delicato. – continua sotto –

Non a caso adombra anche rilievi penali l’avvocato Fabio Roselli quando afferma: “Trattandosi di questione particolarmente incresciosa che riguarda un nutrito numero di commercianti, mi riservo, nell’interesse dei clienti che mi hanno incaricato, di approfondire se vi siano state omissioni e, ancor più, come sia possibile che un ufficio dello stesso Ente reprima pretese illegittimità perpetrate in forza di indicazioni ricevute da altro settore. Prima di ogni iniziativa sarà però necessario accedere ai documenti amministrativi”. Intanto, sono diversi gli imprenditori della ristorazione che lamentano, a loro vedere, quello che ritengono una vera e propria schizofrenia da parte dell’amministrazione Golia.

Passando al dibattito che ci sarà domani in aula, torna sull’argomento la consigliera comunale Dem Eugenia D’Angelo che indica delle soluzioni tecniche: “Deve essere negata l’autorizzazione per l’attività di somministrazione e bevande ad un locale di 15/20 metri quadrati, perché tutta la platea di utenti, impossibile da contenere all’interno del locale, si riverserà per strada fino alle 3, 4, di notte; così come deve essere negata la possibilità di presentare una nuova Scia per apertura locale a quelli sanzionati con la chiusura che così rimangono aperti, nonostante la sanzione, a sberleffo degli operatori commerciali che, invece, le regole le rispettano”. “Devono essere tutelati – continua l’esponente Pd – gli operatori che rispettano le regole della Città che li accoglie e espulsi quelli che supportano la mala movida. E si potrebbe continuare all’infinito evidenziando tanti altri punti di criticità”. “Non è la prima volta – conclude D’Angelo – che solleviamo il problema: le nostre proposte sono rimaste sempre inascoltate. L’Amministrazione Golia ha dimostrato di non essere capace di approntare misure (o non vuole) per risolvere il problema, di concerto anche con il Prefetto e con le forze dell’ordine impegnate sul territorio. Noi ci siamo. E dico di più: se si vuole salvare Aversa da questo degrado, è tutta la Città che deve alzare un muro contro chi la vuole ridurre ad un pascolo di pecore ubriache (nella migliore delle ipotesi) o violente”.

Di tutt’altro avviso l’altro consigliere Dem, Pasquale Fiorenzano, che ha risposto: “Ben venga un Consiglio comunale aperto sul tema. Sperando che non sia l’ennesima richiesta per acquisire un po’ di visibilità ma si voglia davvero costruire qualcosa. Anche perché quando abbiamo istituito il tavolo sulla movida e sicurezza permanente, agli ultimi appuntamento mi sono ritrovato da solo con l’assessore Innocenti”. “Venendo al tema, – ha continuato l’esponente della maggioranza – è chiaro che c’è bisogno che tutte le parti in campo facciano la loro parte, serve rispetto delle regole, ma anche regole chiare precise e semplici. La nostra città è sempre stata caratterizzata da movida. Anni fa era via Corcioni, oggi è via Seggio. Anni fa vi era una educazione familiare diversa da oggi ma esistevano ugualmente problemi. In ogni caso non ci sottraiamo al tema e alla discussione. Abbiamo già fatto scelte difficili e dure per garantire tranquillità e sicurezza. Ora tocca un po’ a tutti fare la loro parte”.

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