Nuovo colpo ai casalesi: arrestati due latitanti

di Antonio Taglialatela

Nicola Tavoletta e Vincenzo Di FraiaCASAL DI PRINCIPE. Ennesimo colpo sferrato al clan dei casalesi dalle forze dell’ordine. La Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, coadiuvata dalla sezione di Casal di Principe guidata da Alessandro Tocco, ha tratto in arresto i due latitanti Nicola Tavoletta e Vincenzo Di Fraia, ritenuti vicini ai latitanti Alessandro Cirillo detto ‘O Sergente e Giuseppe Setola.

Tavoletta, 28 anni, e Di Fraia,entrambi di Villa Literno, sono finiti in manette a Castelvolturno (Caserta), in località Baia Verde, sul litorale domizio, in una villetta nei pressi del luogo dove lo scorso 15 maggio fu ucciso l’imprenditore Domenico Noviello. I due, che lo scorso 1 luglio erano sfuggiti alla cattura, al momento dell’irruzione erano intenti a tagliarsi reciprocamente i capelli allo scopo di camuffarsi per darsi alla latitanza e facendo locare la villetta anche ad altre persone.

L’arresto di Vargas

Ieri i carabinieri di Caserta avevano tratto in arresto l’altro latitante Domenico Vargas, anch’egli ritenuto vicino al gruppo di fuoco capeggiato da Cirillo e Setola. Gruppo che, secondo gli investigatori, sarebbe coinvolto negli omicidi dei due collaboratori di giustizia Michele Orsi e Domenico Noviello, i quali stavano denunciando gli affari illeciti del gruppo guidato dal boss Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto ‘e Mezzanotte”, nonché nell’omicidio di Umberto Bidonetti, padre di Domenico Bidognetti, alias “Bruttaccione”, collaboratore di giustizia e cugino del boss Francesco; e nel tentato omicidio di Francesca Carrino, nipote 25enne della pentita Anna Carrino, ex compagna del boss Francesco, la quale aveva lanciato in tv un appello contro la camorra. Vargas si nascondeva nel residence “Impero” di Licola (frazione di Giugliano, sul litorale domizio, in provincia di Napoli), in via Ficocelle, in compagnia della moglie e del figlio. All’irruzione dei militari Vargas era con la moglie ed il figlio e non ha opposto resistenza. Arrestata, con l’accusa di favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso, anche una 35enne di Qualiano (Napoli), Enza Cerqua, che aveva procurato alloggio al latitante, intestandosi fittiziamente il contratto d’affitto dell’immobile.

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Redazione
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