Minaccia e poi tenta di corrompere carabineri: arrestato in Costa Smeralda

di Redazione

carabinieriSAN CIPRIANO DI AVERSA (Caserta). Giovane casertano, originario di San Cipriano d’Aversa per parte di padre, finito in manette a Porto Rotondo.

Andrea Capoluongo, 20 anni, figlio di Giancarlo, noto costruttore sanciprianese del casertano morto tempo fa, e parente di Giacomo Capoluogo, arrestato due mesi fa e poi scarcerato nell’operazione che portò all’arresto di 52 presunti appartenenti al clan Iovine, avrebbe prima minacciato i carabinieri di farli ammazzare, poi avrebbe dato loro 200 euro come “documento di riconoscimento”. I militari erano stati chiamati ieri notte in un noto locale di Porto Rotondo, perché uno dei clienti infastidiva pesantemente gli altri. All’arrivo della Benemerita, il giovane – poi identificato in Capoluongo – si sarebbe scagliato contro di loro minacciandoli di morte, chiamando in causa non meglio precisati uomini della ‘ndrangheta. Inoltre,alla richiesta dei documenti, avrebbe risposto consegnando 200 euro in contanti e commentando, non prima di aver spinto a manate gli uomini in divisa, “questa è la mia carta di identità”. Per il giovane è così scattato l’arresto con l’accusa di istigazione alla corruzione, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Arrestato, Capoluongo è stato quindi tradotto nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri.

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