Gricignano (Caserta) – “Gricignano è un comune in cui c’è un’amministrazione che vede un sindaco candidato, quindi ci potrebbe essere la tendenza a votare il primo cittadino in carica, senza considerare l’effettiva possibilità di elezione, che nel suo caso è pari a zero”. Comincia con una stoccata a Vincenzo Santagata, sindaco di Gricignano e candidato del Pd alla Camera nel collegio uninominale di Aversa, l’intervento di Gianpiero Zinzi, consigliere regionale della Lega e candidato alla Camera del partito di Salvini nel plurinominale “Campania 2”, nel corso di un incontro tenutosi l’altra sera alla presenza degli esponenti del suo comitato elettorale, guidato da Giacomo Di Ronza, di numerosi sostenitori del centrodestra e cittadini. – continua sotto –
“Non si considera l’apporto che può dare ad un territorio un parlamentare eletto”, ha aggiunto Zinzi, per poi analizzare il post voto: “Andiamo incontro ad un governo politico, il primo da 15 anni a questa parte dopo aver assistito alla nascita di tanti governi formati da più presenze politiche e partitiche. Oggi è evidente che il centrodestra vincerà le elezioni in tutta Italia ed è evidente che quando nasce un governo politico la coalizione ha già in mente cosa fare, cominciando ad andare incontro alle esigenze di tutti, dalle famiglie alle imprese, dai professionisti ai pensionati”.
A tal proposito, Zinzi ha parlato di “flat tax al 15%” e del caro bollette che preoccupa le famiglie ma anche le realtà industriali, come quella di “Aversa Nord”, di cui fa parte anche Gricignano, tra le più importanti a livello nazionale. Per far fronte agli aumenti insostenibili del costo dell’energia, Zinzi ha ribadito la linea della Lega: “Proponiamo immediatamente uno scostamento di bilancio di 30 miliardi per evitare che le imprese chiudano. Se facciamo un ‘debito buono’ oggi eviteremo come Paese di spendere 100 miliardi dal 1 gennaio perché le previsioni degli effetti dal caro bollette sulle aziende ci dice che quella cifra servirà per la cassa integrazione per far fronte alla crisi”.
Non poteva mancare il tema del Reddito di Cittadinanza: “Qualcuno ha detto che va abolito. Ma il mio partito sostiene che si tratti di una misura utile per sostenere sacche di povertà ma che va modificata perché non accompagna chi è inoccupato a trovare un lavoro. Pertanto, crediamo che una quota parte vada assegnata alle aziende affinché dei giovani abili al lavoro siano integrati nel mondo del lavoro”. “Il lavoro è dignità, l’assistenzialismo che invece vediamo oggi – ha sottolineato Zinzi – è il più grande voto di scambio mai realizzato nella storia del nostro Paese”. IN ALTO IL VIDEO