Gelmini a Casale, il sindaco: “Basta passerelle”

di Redazione

GelminiCASAL DI PRINCIPE. Il ritorno alla vita amministrativa del sindaco di Casal di Principe, Cipriano Cristiano è un vero e proprio grido di guerra contro quelle che lui stesso definisce «le passerelle politiche di questa o quell’altra autorità».

«Casal di Principe – dice Cristiano – sembra essere una pentola senza coperchio all’interno della quale ognuno sente il diritto di guardare, giudicare e criticare. La nostra è però, una battaglia quotidiana e non si può pensare di dare delle risposte credibili facendo una visita ogni tanto». Le richieste del primo cittadino casalese sono due: aiuti concreti e alleanza fattiva tra tutte le istituzioni. «Certo i riflettori è bene non spegnerli mai, ma se ci si limita solo all’osservazione decantando teoriche soluzioni senza offrire un’alternativa concreta, il rischio che si corre è di un’ulteriore assuefazione. I casalesi hanno bisogno delle infrastrutture, di occupazione, di cittadelle scolastiche, di scambi culturali, di centri aggregativi che non siano i soliti vecchi bar, di una serie di servizi ed opportunità che da soli – riconosce Cristiano – non siamo in grado di dare». Gli ostacoli da superare sono tanti e non sempre unicamente di natura economica. I casalesi hanno bisogno di fiducia e non di interventi eccezionali dettati dall’emergenza. Sull’annunciata visita del ministro alla pubblica istruzione Mariastella Gelmini, che avrebbe deciso di inaugurare l’anno scolastico proprio a Casal di Principe, Cristiano non lascia spazio alle interpretazioni: «Ho saputo della decisione del ministro leggendo i giornali, non so neppure dove e quando arriverà. Un modo di fare che ritengo assolutamente ingiusto oltre che dannoso. Non si può pensare di dare l’esempio di una legalità organizzata e di una gestione oculata della cosa pubblica rilegando l’amministrazione comunale ad un posto di secondo ordine». Una critica che il sindaco avrebbe voluto muovere, confessa, anche quando nell’ottobre del 2007 a Casal di Principe arrivò l’allora presidente della Camera Fausto Bertinotti e quando il presidente della Regione Antonio Bassolino decise, in primavera, di tenere presso la Casa don Diana, un centro riabilitativo realizzato su un bene confiscato alla camorra, una riunione di giunta. «Preferii – ammette Cristiano – non discutere le iniziative, la mia titubanza sarebbe stata considerata polemica politica». Un’accusa di strumentalismo che il sindaco non ha più timore di affrontare ed evidentemente proprio perché anche la Gelmini è espressione di un governo di centrodestra. «La notizia che stava per arrivare Bassolino – ricordano Franco Di Caterino, presidente del consiglio comunale e Giuseppe Sgalia capogruppo di An – ci arrivò poco più di un’ora prima». Una dimenticanza che non ha impedito all’assessore regionale Corrado Gabriele di mantenere però, gli impegni presi per la riqualificazione degli istituti scolastici e di concedere oltre un milione di euro. «Una nota di merito per l’assessore Gabriele – continua Cristiano – che vorremmo riuscire a dare a tutti coloro che hanno intenzione di venire nel nostro paese». In programma prima di dicembre, pare esserci anche l’arrivo del presidente Gianfranco Fini. Intanto ieri mattina, presso lo stadio, per volere del presidente del consiglio comunale è stato installato il cartello «Benvenuti a Casal di Principe, la città nativa di don Peppe Diana, uniti nella legalità si cresce». «È un omaggio – dice Di Caterino – che abbiamo voluto per don Diana e un segno della precisa volontà di isolare ed allontanare ogni tipo di criminalità».

Il Mattino (TINA CIOFFO)

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