Gazprom rende noto che la Russia riprenderà le forniture di gas all’Italia. La società controllata dal Cremlino e gli acquirenti di gas dall’Italia hanno trovato un accordo sulle forniture e il trasporto del gas russo attraverso il territorio austriaco è ripreso, ha dichiarato il produttore di gas russo in un comunicato. – continua sotto –
“Gazprom e gli acquirenti italiani sono riusciti a trovare u accordo sul formato di cooperazione tra i cambiamenti normativi in Austria alla fine di settembre. L’operatore austriaco ha comunicato la sua disponibilità a confermare le nomine di trasporto di Gazprom Export, il che rende possibile la ripresa delle forniture di gas russo attraverso il territorio austriaco”, si legge in una nota di Gazprom citata dalla Tass.
Intanto, la presidente della Commissione Europea intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo, Ursula Von der Leyen, annuncia un tetto al prezzo (“price cap”) del gas utilizzato per generare elettricità. “Dobbiamo considerare – ha detto – i prezzi del gas anche al di là del mercato dell’elettricità. Un simile tetto ai prezzi del gas deve essere concepito in modo adeguato per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. E si tratta di una soluzione temporanea per far fronte al fatto che il Ttf, il nostro principale parametro di riferimento per i prezzi, non è più rappresentativo del nostro mercato, che oggi comprende più Gnl”.
La decisione potrebbe arrivare dopo le esplosioni che hanno coinvolto i gasdotti “Nord Stream”” nel Mar Baltico. Ancora non è chiaro se si tratti di un sabotaggio o di un problema reale. All’interno dell’Unione si discute della possibilità di creare debito comune per calmierare i prezzi, come proposto dal Commissario Ue all’Economia, l’italiano Paolo Gentiloni, replicando il modello “Sure” già adottato durante la pandemia. Possibilità a cui si oppone la Germania, favorevole ad un tetto al prezzo ma non alla condivisione del debito. Dubbi anche da Olanda e Grecia.