Appartengono a tre famiglie diverse le 10 persone intossicate dopo aver consumato mandragora nei comuni flegrei e ricoverate all’ospedale di Pozzuoli. Il più grave è un 44enne in prognosi riservata: l’uomo è ricoverato in terapia intensiva al Santa Maria delle Grazie ed è in gravi condizioni perché ha avuto una perdita di conoscenza ed è rimasto soffocato dal suo stesso vomito. È il bilancio tracciato al momento dall’Asl Napoli 2 Nord. – continua sotto –
Allucinazioni e problemi gastrointestinali i sintomi rilevati. I casi stanno aumentando rapidamente: la stessa Asl ha allertato i pronti soccorso del territorio per eventuali arrivi di altri intossicati. Sono in corso gli esami tossicologici sulle dieci persone finite in ospedale dopo aver mangiato per sbaglio delle foglia id mandragora, un’erba velenosa venduta insieme agli spinaci sfusi da alcuni negozianti nel Napoletano. I tecnici della prevenzione stanno passando al setaccio i negozi del territorio con i Nas e i carabinieri di Pozzuoli per eventuali ritiri di verdura a scopo precauzionale. Quella finora sequestrata è verdura sfusa, quindi per quella confezionata non ci sono stati problemi.
Fino a quando non arriveranno i risultati dei test tossicologici, l’Asl Napoli 2 Nord non potrà confermare ufficialmente l’intossicazione da mandragola, anche se ormai medici e carabinieri non sembrano avere dubbi. Le cause dovranno essere confermate dalle analisi di laboratorio, che non hanno tempi brevissimi. Tecnici dell’azienda sanitaria locale, insieme al Nas, stanno cercando di ricostruire il percorso della verdura sospetta, anche per comprendere le dimensioni del fenomeno oltre che per arginarlo. È stata anche diramata l’allerta in tutti gli altri ospedali per eventuali pazienti che si presentassero al triage o fossero ricoverati con sintomi simili – tra cui le allucinazioni – a quelli dei pazienti dell’ospedale di Pozzuoli.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Pozzuoli, intervenuti in ospedale dopo la segnalazione dei medici, le cinque persone avrebbero ingerito verdura probabilmente velenosa, acquistata in diversi negozi nei comuni di Quarto e Monte di Procida. La sintomatologia sarebbe riconducibile alla mandragora (detta anche mandragola), pianta che si sarebbe confusa con spinaci e biete, probabilmente conservata sfusa e non imbustata. Sono in corso accertamenti di Asl e carabinieri. – continua sotto –
La mandragora – Tutte le parti di questa pianta, largamente presente nelle regioni del Mediterraneo – dove anche di recente sono stati segnalati altri casi di intossicazione – , sono potenzialmente pericolose per la presenza di sostanze allucinogene. In passato, prima che se verificasse la tossicità, era usata a scopo lenitivo, analgesico e anestetico. Ma era utilizzata anche come rimedio afrodisiaco contro la sterilità, tanto che è citata nella commedia di Machiavelli intitolata appunto “La Mandragola”. Più leggende raccontano dell’uso che ne facevano le streghe, e se ne parla anche nella celebre saga di Harry Potter.