1
CASAL DI PRINCIPE. Cari amici, ho sentito, con sconcerto, le dichiarazioni espresse da alcuni studenti del liceo scientifico di San Cipriano dAversa sulla camorra e su Roberto Saviano.
Ho sentito un vuoto dentro nellascoltare le difese, o meglio le non offese, che i giovani hanno fatto alla camorra, mentre con molta naturalezza hanno manifestato la loro avversione a Roberto Saviano, la loro insofferenza alla presenza delle forze dellordine (non possono più uscire senza patente, senza assicurazione, senza casco). Ho avuto, distinto, la sensazione di vivere in una terra straniera che non mi appartiene e che non amo più, anzi avrei il desiderio di apporre ai vari ingressi della questo territorio un grande tabellone con la scritta PERDETE OGNI SPERANZA A VOI CHE ENTRATE.Se i giovani così parlano che futuro può esserci per questa terra?
Il libro che Saviano ha scritto non ha solo posto lattenzione nazionale e internazionale sulla camorra ma ha fatto venire a galla la vera natura della maggioranza degli abitanti di questo territorio. Da quando questa storia è iniziata nei bar, per le strade, nelle edicole, non si fa altro che offendere Roberto Saviano ed io ritengo che le offese sono rivolte non solo allo scrittore ma a tutti noi che vogliamo questi territorio liberati daldiavolo Camorra a cui vanno addebitati i mali dei rifiuti tossici, delle estorsioni, degli appalti truccati, della cultura della illegalità.
Condivido ciò che Saviano ha detto nella trasmissione televisiva Matrix sulla rivolta dei Neri, che ci hanno dato una dimostrazione di coraggio, e non di inciviltà, il giorno in cui si sono sfogati contro la strage dei loro connazionali.
Io chiedo a tutti voi di scendere, come hanno fatto i Neri, finalmente, in piazza qui a Casal di Principe, per una grande manifestazione di solidarietà a Saviano e finalmente,per contarci, per sapere veramente quanti ne siamo, e per ricordare i Ragazzi NERI massacrati dalla Camorra, per ricordare Sebastiano Cantelli, Noviello, Alfonso Schiavone, don Peppino Diana, e tutte quelle persone, di cui non ricordo e non conosco i nomi, la cui vita è stata stroncata dalla mano omicida ed assetata di sangue della camorra, fare una lapide in piazza mercato, IO VOGLIO, INSIEME A VOI, GRIDARE BASTA!, non vogliamo più sentire parlare di Camorra, di gente che non rispetta le leggi, di gente che vuole vivere di droga, di omicidi, che pensa solo alla propria ricchezza, voglio gridare insieme a voi e dire a tutti coloro che vogliono vivere di violenza SIETE VOI CHE DOVETE ANDARE VIA! ridateci il nostro territorio.
Spero che questo mio appello sia accolto da tutti voi e che al più presto possiamo incontrarci per organizzare questa manifestazione.
ASPETTO VOSTRE NOTIZIE PER UN INCONTRO ORGANIZZATIVO
Renato Franco Natale (renanata@aliceposta.it)
Il “video choc”: “Saviano fatti i fatti tuoi” |