Aversa, lo spettro del dissesto finanziario: Consiglio il 22 ottobre

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Seduta straordinaria di Consiglio comunale per domani mattina, 22 ottobre, alle ore 10.30, in prima convocazione, e lunedì in seconda. Lo spettro del dissesto finanziario attraverso la scure della Corte dei Conti costringe l’amministrazione guidata da Alfonso Golia a correre ai ripari in maniera repentina. Obiettivo riequilibrare i conti di 20 milioni. – continua sotto –

Il sindaco aveva chiesto già mercoledì al presidente del Consiglio comunale di convocare il consiglio per giovedì, ma Carmine Palmiero ha deciso di ascoltare prima i capigruppo, cosa che, però, non ha potuto fare in quanto alla riunione indetta per il pomeriggio di ieri i capigruppo di minoranza non si sono presentati. Tutti lamentano la mancata esibizione da parte del sindaco della relazione di addebito della Corte da parte del sindaco. Una omissione che ha portato alcuni ad ipotizzare che al suo interno sarebbe previsto lo scioglimento del consiglio se non si approverà il riequilibrio entro sette giorni dalla comunicazione. Comunicazione che non è dato conoscere quando sia giunta ufficialmente in comune. Un atteggiamento che ha indispettito le opposizioni che potrebbero essere indispensabili tenuto conto che il sindaco non sempre riesce ad avere la maggioranza in consiglio.

Una circostanza contestata dal primo cittadino che ha tenuto ad evidenziare: «Sul punto delle carte tenute nascoste, mi preme riferire che non è così. Per due ordini di motivi: uno perché tutti i consiglieri possono chiederne copia e prenderne visione sempre, per legge. Ciò detto, e vengo al secondo punto, proprio io ho scritto a tutti i consiglieri comunicando via pec che tutta la corrispondenza è depositata presso l’ufficio ragioneria».

Come anticipato nei giorni scorsi, la Corte dei Conti ha richiamato l’amministrazione per alcuni errori commessi negli anni dal 2016 al 2018 nell’appostare tributi come esigibili per circa 20 milioni, quando, invece, non erano di facile esazione. Nel 2019 l’allora assessore alle finanze Nico Carpentiero fu dimissionato da Golia per cause mai chiarite mentre si parlava di operazione verità nei conti. Lo stesso Carpentiero, interpellato ha risposto con un laconico «non ho nulla da dichiarare». Per Luisa Motti che, ritenendo il bilancio 2019 falsato, lasciò la maggioranza, «che la situazione finanziaria fosse fuori controllo sotto tutti i profili è stato chiaro fin dall’estate 2019. Certo, ognuno ha le sue responsabilità, ma non aver voluto prendere atto subito dei termini reali della situazione, ha prodotto conseguenze gravissime nel corso di questa consiliatura. A chi, numeri alla mano, chiedeva interventi drastici nell’immediato su riscossione, gestione dei servizi e del personale, si è risposto che volevano il dissesto. Quel che di negativo si è prodotto in questo triennio, in parte è già ben visibile ed è stato puntualmente denunciato in Consiglio. Ma, esauriti gli espedienti contabili per mascherare la verità, sarà tutto drammaticamente evidente all’atto degli equilibri di bilancio». – continua sotto –

Dall’opposizione Alfonso Oliva evidenzia: «Innanzitutto va precisato, a differenza di quello che ha dichiarato il sindaco, che sotto la lente d’ingrandimento della corte dei conti è l’operato della giunta Golia. L’istruttoria della corte è partita dall’analisi del bilancio consuntivo approvato dal commissario che riguarda le annualità 2019 e 2020. Il commissario ha adottato il metodo semplificato e non ordinario e questa giunta, errando, ha approvato i successivi bilanci adottando un metodo semplificato nella composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità invece di applicare il metodo ordinario vista la composizione del valore dei residui attivi come si evince dalla nota della corte che non si vuole rendere pubblica».

Parole a difesa dell’amministrazione da Federica Turco: «Nonostante il trend positivo delle entrate, nonostante gli sforzi e il rigore messo in campo al fine di contenere il disavanzo, ci troviamo di fronte ad una tegola che si abbatte sulla nostra amministrazione. L’indagine della Corte sui rendiconti 2019-2020 evidenzia una errata determinazione del fondo crediti dubbia esigibilità, avvenuta nel 2017, che si riverbera sul piano di disavanzo in corso. Stiamo facendo tutti gli sforzi per evitare il dissesto finanziario, lavorando ad un piano di riequilibrio pluriennale che ci consenta di continuare con il percorso iniziato, con la riqualificazione delle strade grazie ai cantieri che stanno partendo in città e il miglioramento dei servizi comunali». «Oggi, per continuità amministrativa, a prescindere di eventuali responsabilità di ciascuno, – ha concluso – è il momento dell’unione e della condivisione, ed è importante approvare il riequilibrio, che seppur è una misura importante, ha un minore impatto sulla comunità cittadina e sul tessuto economico rispetto al dissesto».

Getta benzina sul fuoco Gianluca Golia: «La questione contabile dell’ente rappresenta l’ennesima tegola per questa amministrazione, tegola che viene da lontano, a quanto pare ma che, la giunta Golia, non ha saputo gestire, rimanendo come si dice, con il cerino in mano. I continui segnali d’allarme, prima dell’ex assessore Carpentiero e poi dei componenti della commissione bilancio, ne erano la testimonianza che oggi, si sono materializzati con una nota ufficiale da parte della Corte dei Conti. Sarà opportuno approfondire la questione, con il principale obiettivo di non far gravare sulle spalle dei contribuenti aversani, tale situazione».

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