SANTARPINO. Il docu-film Il Tempo Dimenticato, prodotto e realizzato dallUnpli Caserta, sarà proiettato in tutte le scuole grazie allaccordo raggiunto dallamministrazione comunale retta dal sindaco Eugenio Di Santo, la Pro Loco di SantArpino e lUnpli Caserta.
Lidea di dare seguito alla riuscita produzione del documentario ha fin da subito trovato consensi e appoggi sia nei rappresentanti istituzionali, primo fra tutti il sindaco Eugenio Di Santo, gli assessori Iolanda Boerio e Francesco Brancaccio e il presidente del Consiglio comunale Andrea Guida, sia nella Pro Loco con in prima fila Giuseppe DellAversana e Aldo Pezzella.
La volontà di conoscere attraverso una contaminazione di linguaggi e forme espressive diverse una nuova chiave di lettura di elementi storici consolidati con altri che solo in parte lo sono, ha permesso di raggiungere il risultato di arricchire il patrimonio culturale di SantArpino di unaltra opera che testimonia la grande sensibilità dei santarpinesi per le proprie radici e questa è la maggior soddisfazione di Franco Pezone, presidente dellUnpli Caserta.
E’ proprio con questo scopo che, da questa settimana, in accordo con il preside Angelo DellAmico dellistituto comprensivo Rocco – Cav. Cinquegrana, inizieranno una serie di proiezioni del docu-film dedicate esclusivamente agli alunni a cui seguiranno visita guidata al Palazzo Ducale e successivamente al Liceo scientifico “Fermi” come d’accordo con la preside Adriana Mingione.
Le proiezioni saranno commentate dai volontari della Pro Loco e dellUnpli Caserta che hanno collaborato alla produzione: Raffaella Falace, Rosa DAmbra, Gemma Gatta, Assunta Compagnone, Loreta Melardo.
“Con immenso piacere dichiarano il sindaco Di Santo e gli assessori Boerio e Brancaccio abbiamo accolto la richiesta di patrocinare l’iniziativa della Pro Loco e dell’Unpli provinciale nella considerazione che debba far parte dello studio dei ragazzi santarpinesi la storia locale stessa la storia locale è orgoglio e passione per tutti i nostri cittadini e i nostri ragazzi devono conoscerla ed amarla, conservarne la memoria e recuperare le tradizioni. Questo fa sì che si conservi la nostra identità e ci possa essere in futuro più amore per la nostra amata Terra”.