E’ stata aperta dalla lettura di un messaggio della senatrice a vita Liliana Segre la manifestazione per la pace organizzata dalla Regione Campania stamani a Napoli, in piazza del Plebiscito, a cui hanno partecipato 25mila persone. – continua sotto –
Fortemente voluta dal governatore Vincenzo De Luca, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di chiedere un “cessate il fuoco” subito e di “fermare l’atomica”. Nonostante il consolato generale dell’Ucraina a Napoli abbia fatto sapere che non aderirà alla manifestazione, numerose le sigle che hanno espresso il proprio sostegno all’iniziativa. Coinvolte anche le scuole del territorio campano con cartelli e messaggi per invocare il cessate il fuoco. Nessuna bandiera di partito, solo bandiere della pace. La politica si è però divisa: il centrodestra non ha partecipato e nelle ultime settimane ha sollevato diverse polemiche per contestare l’uso di fondi pubblici per organizzare l’evento. – continua sotto dopo la foto –
Lettera di Segre: “Iniziare veri e seri colloqui di pace” – Sul palco la presentatrice Veronica Maja ha definito “la città di Napoli e la Regione Campania ambasciatrici della pace”, quindi la lettura della lettera che Segre ha inviato a De Luca. “La pace – questo un passaggio della lettera – va certo perseguita. Occorre fermare le morti e le distruzioni, non vogliamo più vedere città bombardate, persone che fuggono a migliaia, infrastrutture, raccolti, centrali nucleari ed elettriche distrutte o messe a serio rischio. Anche quello del ricorso ad armi nucleari tattiche da parte della Russia è un incubo che la comunità internazionale deve cercare di scongiurare in ogni modo. Per questo occorre puntare ad un cessate il fuoco e all’inizio di veri e seri colloqui di pace. Condivido la proposta, alla base della vostra iniziativa, per una conferenza di pace sotto egida Onu e che coinvolga, con l’Europa, anche gli Usa e la Cina. Deve trattarsi però di una pace giusta. Che rispetti il diritto dell’Ucraina all’integrità e alla dignità nazionale e garantisca a tutta l’Europa orientale un futuro assetto di pace e di convivenza fra diversi”. – continua sotto –
De Luca: “Bloccare armi e bagno di sangue” – “Dobbiamo bloccare le armi, bloccare il bagno di sangue che è in atto. Mentre parliamo ci sono migliaia di giovani che muoiono in Ucraina, mutilati, deportati. Blocchiamo la guerra e insediamo con le Nazioni Unite una conferenza di pace alla quale dobbiamo chiamare a partecipare la Cina Popolare, che può esercitare una pressione decisiva nei confronti della Russia e apriamo il dialogo. Fermate le armi e cessate il fuoco, poi si insedi la conferenza di pace e in quella sede si discuterà nel merito l’equilibrio da trovare per riportare la pace”. Sono le richieste del presidente De Luca, per il quale “il problema anche di fermare l’invio delle armi si porrà. Se costringiamo in qualche modo la Russia a fermare la propria azione militare, i propri missili, i propri droni e noi ci fermiamo con l’invio delle armi, l’Ucraina è stata armata dall’Occidente e giustamente la abbiamo messa in condizione di difendersi, ma oggi è necessario fermarsi un attimo, tutti devono fermarsi per consentire di insediare la conferenza di pace”.
Manfredi: “Una pizza bellissima chiede il cessate il fuoco” – “Nessuna ambiguità sul nostro sostegno all’Ucraina e per la salvaguardia dei diritti del popolo ucraino, però dall’altro lato c’è la necessità di avviare un discorso che porti alla pace e che possa consentire di superare questo momento così difficile per l’Europa e per il mondo intero”. Lo ha spiegato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Quella di oggi sicuramente è una bellissima piazza, molto colorata, fatta da tanti giovani che chiedono quello che chiedono in tanti, cioè – ha spiegato – che ci sia un momento per il cessate il fuoco, che si passi dalla voce delle armi alla voce della diplomazia e che si ritorni a quello spirito negoziale che ha sempre contraddistinto l’Europa negli ultimi anni. Noi abbiamo la necessità di rimettere al centro da un lato il diritto dei popoli, dall’altro di trovare tutte le vie del dialogo che consentano di superare questa fase, che è una fase fatta di grandi difficoltà, di grandi lutti e della necessità di ripristinare i percorsi di dialogo tra le nazioni coinvolte in questo conflitto”.
Collettivi Studenti: “De Luca ipocrita” – “Ci sembra particolarmente ipocrita la postura del governatore e del Partito democratico in generale: da febbraio ad oggi non hanno fatto altro che parlare di armi, bollando come putiniano chi poneva quella diplomatica come unica soluzione possibile del conflitto in corso, come mai adesso questi signori scalpitano parlando di pace?”. Così in una nota un gruppo di studenti dei collettivi di diverse scuole napoletane che in piazza a Napoli hanno contestato la manifestazione. “Il Partito democratico nella fattispecie in questi mesi non ha fatto altro che ribadire che era necessario solo ed unicamente inviare armi, come mai adesso spinge per risoluzione pacifica del conflitto? Ci pare un po’ opportunistico, forse si tratta di una tattica alquanto goffa per recuperare il disastro elettorale dello scorso settembre”, proseguono gli studenti. Poi un passaggio sull’alternanza scuola-lavoro. “Anziché fingersi pacifista per recuperare un paio di punti percentuale, il partito democratico farebbe bene a chiedere scusa per un’altra guerra che – concludono i ragazzi – si consuma in casa nostra, quella dell’alternanza scuola lavoro che in 9 mesi ha ucciso tre nostri giovani fratelli”. – continua sotto –
Nappi (Lega): “Parata inutile di De Luca” – “Le immagini che ci giungono da Piazza del Plebiscito testimoniano quanto abbiamo ripetuto per settimane e cioè che il candidato segretario del Pd Vincenzo de Luca, con le sue circolari di stampo sovietico ai dirigenti scolastici, è riuscito a svuotare le scuole della Campania. L’inutile parata di De Luca un risultato lo ha già prodotto, garantire agli studenti un ponte lungo coi soldi dei cittadini”. Così in una nota Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Campania. IN ALTO DICHIARAZIONI DI DE LUCA, SOTTO TUTTI GLI INTERVENTI SUL PALCO